Ridotta la povertà acuta in Asia

da | Ago 26, 2011 | Economia sociale, Fame nel mondo, Poverta' / analisi, Storia e cronaca | 0 commenti

Nel continente asiatico, la fascia della povertà, se non va riducendosi in termini assoluti, tuttavia ha visto negli ultimi anni un esodo consistente.

Secondo i dati dell’ultimo rapporto annuale dell’ Asian Development Bank resi noti martedì nella sede di Manila, oltre 245 milioni di asiatici sono usciti dalla povertà estrema nell’ultimo quinquennio; quasi 150 milioni tra il 2005 e il 2008, altri 95,4 milioni dal 2008 al 2010. In termini percentuali, la povertà più acuta si è ridotta dal 20,9 per cento della popolazione asiatica al 18,7 per cento lo scorso anno

A renderlo possibile la sostenuta crescita economica. Ancora una volta, a guidare la classifica, la Cina, che ha visto 141,13 milioni di abitanti accrescere il proprio reddito da quello della pura sopravvivenza fissato per convenzione a 1,25 dollari al giorno.

Tuttavia, a questo risultato positivo, seppure modesto a livello individuale, vanno affiancati quelli di altri paesi a basso reddito, come Indonesia, Pakistan e Nepal che lo scorso anno hanno visto crescere il numero dei loro poveri in confronto con il 2005.

Le Filippine, guidano un drappello di nazioni che non hanno visto un miglioramento. Secondo il rapporto dell’ASB, a spiegarlo sarebbe “la crescita della popolazione che ha reso impossibile una riduzione della povertà a causa di una modesta crescita del prodotto interno lordo e di una crescente ineguaglianza”.

Fonte: www.misna.org

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