Liberazione anticipata per il detenuto-studente modello: lo ha ribadito la Corte di Cassazione con la Sentenza 32985 dell’1 settembre 2011.
Lo studio e il volontariato rendono liberi. Ne è più che mai convinta la Corte di Cassazione che con la Sentenza 32985 dell’1 settembre 2011 ha affermato il pieno diritto di un detenuto-studente modello a usufruire del beneficio della liberazione anticipata grazie ai brillanti risultati raggiunti sia alle superiori sia all’università e nelle attività carcerarie di rieducazione.
Gli ermellini invitano dunque il Tribunale di sorveglianza a rivedere il parere negativo che aveva dato in merito alla richiesta di liberazione anticipata.
Ingiustificato, secondo la Corte di Cassazione, il no del Tribunale, basato su un rapporto disciplinare – mai portato a conoscenza del destinatario – fondato sull’accusa di aver frequentato all’interno del carcere spazi interdetti ai detenuti.
Un solo appunto in molti anni di prigione non basta, spiega la Suprema corte, per negare il “premio” a un detenuto il cuo comportamento carcerario è stato definito “modello”.
Infatti, nel lungo periodo di detenzione (iniziato nel 2004) il detenuto ha partecipato attivamente all’opera di rieducazione, diplomandosi, iscrivendosi al corso di laurea in Comunicazione e marketing, sostenendo con profitto tutti gli esami sin qui previsti dal piano di studi; inoltre, ha partecipato ai corsi proposti dall’area educativa (teatro, pittura, avviamento ad attività imprenditoriali), e ad un concorso letterario risultando poi tra i premiati. Allo studio si aggiunge il suo volontario impegno nelle mansioni di scrivano bibliotecario.
Per la Corte di Cassazione, quindi, l’impegno continuo e il successo negli studi, e un lodevole comportamento volontario in favore della funzionalità del carcere, sono fattori di rilevante significato risocializzante che pertanto vanno tenuti in considerazione nella concessione della liberazione anticipata.
Fonte: www.nonprofitonline.it
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