Ansa, 23 marzo 2011
Sulla situazione degli Ospedali psichiatrici giudiziari “ho visto il filmato” della Commissione d’inchiesta del Senato sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, andato in onda domenica in “Presa diretta” su Rai Tre, “e ho discusso della questione, della quale è al corrente anche il presidente della Repubblica, con il ministro della Giustizia”.
“Per la chiusura ipotizzata di 3 dei 6 psichiatrici giudiziari, la legge prevede un iter con un piano che mira al superamento degli attuali istituti con nuove strutture, sempre dedicate agli internati che devono scontare misure di sicurezza”. Lo ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio, durante il question time oggi alla Camera.
Fazio ha spiegato che “ci sono tre fasi: una prima in cui la responsabilità, ed è già iniziata, viene assunta interamente dalle Regioni in cui gli istituti hanno sede; contestualmente i dipartimenti di salute mentale nei territori degli opg provvedono a una stesura di un programma operativo che permette la dimissione degli internati e riportare nei carceri di provenienza quelli che hanno avuto disturbi psichici durante l’esecuzione della pena e assicurare che l’osservazione per l’accertamento delle infermità siano espletate”.
“Mentre la gestione sanitaria è in carico alle Regioni, quella alberghiera degli ambienti è in carico all’Amministrazione penitenziaria. Una seconda fase a distanza di un anno – ha continuato il ministro – prevede una distribuzione degli internati in modo che ogni Opg si possa configurare come sede di ricovero degli internati delle Regioni limitrofe. È un primo passo per poi spostarli sul territorio, perché la legge prevede la presa in carico delle Regioni in modo graduale. La terza fase è in corso”.
“Questa situazione implica una presa di responsabilità da parte delle Regioni. Il ministero ha stanziato 5 mln di euro per migliorare le condizioni e 10 mln sono stati stanziati dal ministero della Giustizia. In più – ha concluso Fazio – c’è un apposita commissione afferente alla Conferenza Stato-Regioni che si occupa nello specifico del rispetto dei tempi del trasferimento”.
Piano di attuazione in tre fasi
“Il piano per il superamento degli attuali istituti con la creazione di nuove strutture sempre dedicate agli internati che devono scontare misure di sicurezza – ha spiegato Fazio – prevede tre fasi. La prima, già avviata, stabilisce che la responsabilità degli Opg sia assunta interamente dalle regioni in cui gli istituti hanno sede, e che contestualmente i dipartimenti di salute mentale di competenza stendano un programma operativo che prevede le dimissioni degli internati e il ritorno nel carcere di provenienza di quelli che hanno accusato disturbi psichici durante l’esecuzione della pena”.
La seconda fase prevede la distribuzione degli internati in modo che, ha rilevato il ministro, “ogni Opg si possa configurare come sede e territorio per i ricoveri internati provenienti dalle regioni limitrofe. Questo – ha sottolineato Fazio – è il primo passo per spostare gli internati sul territorio, perché il programma prevede una presa in carico da parte delle regioni”. La terza fase, infine, è legata ai fondi stanziati dal ministero della Salute (5 milioni) e dal ministero della Giustizia (10) per il miglioramento delle condizioni degli internati.
Il piano per la chiusura di tre dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) italiani, previsto dal Dpcm del primo aprile 2008, è in fase di attuazione: lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, rispondendo a un’interrogazione dell’on. Anna Teresa Formisano (Udc).
“Il piano per il superamento degli attuali istituti con la creazione di nuove strutture sempre dedicate agli internati che devono scontare misure di sicurezza – ha spiegato Fazio – prevede tre fasi. La prima, già avviata, stabilisce che la responsabilità degli Opg sia assunta interamente dalle regioni in cui gli istituti hanno sede, e che contestualmente i dipartimenti di salute mentale di competenza stendano un programma operativo che prevede le dimissioni degli internati e il ritorno nel carcere di provenienza di quelli che hanno accusato disturbi psichici durante l’esecuzione della pena”. La seconda fase prevede la distribuzione degli internati in modo che, ha rilevato il ministro, “ogni Opg si possa configurare come sede e territorio per i ricoveri internati provenienti dalle regioni limitrofe. Questo – ha sottolineato Fazio – è il primo passo per spostare gli internati sul territorio, perché il programma prevede una presa in carico da parte delle regioni”. La terza fase, infine, è legata ai fondi stanziati dal ministero della Salute (5 milioni) e dal ministero della Giustizia (10) per il miglioramento delle condizioni degli internati.
Fonte: www.ristretti.org
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