Sulla sua pagina Facebook Reinhard Kofler, C. M. racconta la storia di un approccio vincenziano innovativo per dare accoglienza a persone senza fissa dimora. . VINZIDORF (tradotto: “Il villaggio di San Vincenzo”) si prende cura delle persone senzatetto fino al livello successivo … casa di accoglienza.
A Graz (Austria) c’è un piccolo villaggio, vicino alla chiesa di San Leonardo, realizzato con “containers” chiamati VINZIDORF (tradotto: “villaggio di San Vincenzo”). E ‘stato costruito per gli uomini senza fissa dimora, che non sono i benvenuti in qualsiasi altro luogo a causa di problemi di alcool e problemi comportamentali personali. I giovani Vincenziani e molti volontari vi prestano servizio giorno e notte.
Quando studiavo teologia a Graz offrivo spesso il mio servizio, il più delle volte di notte, dalle 7 della sera alle 7 del mattino. E ‘stato un momento molto toccante che ha permesso di entrare in stretto contatto con persone che normalmente non si desidera incontrare per strada. In questo villaggio essi vivono insieme, con alcune regole e accompagnati da volontari vincenziani.
Qualche giorno fa un nuovo progetto è iniziato nel VINZIDORF: una casa di accoglienza per ricevere da questo “villaggio” le persone che stanno per morire. Il vescovo della Stiria e il governatore della contea della Stiria è venuto con padre Wolfgang Karl Pucher, un famoso sacerdote vincenziano, che si occupa dei più poveri tra i poveri, per inaugurare la nuova casa di accoglienza. I medici e le suore dall’ospedale, gestito dalle Suore di Santa Elisabetta, si prendono cura di coloro che muoiono nel villaggio San Vincenzo.
Si tratta di un nuovo lavoro dei Padri vincenziani in Austria!
Forse hai anche tu alcune storie interessanti di vita vincenziana!
E conclude con “Scambiamoci le storie di vita come giovani Vincenziani! Siamo tutti interessati a quello che avviene tra i giovani vincenziani in tutto il mondo!
Bellissimo. Dio anime e universo sono in armonia per una crescita spirituale evolutiva collettiva, umana.
Anch’io sono ospite in una struttura Vincenziana in Italia, a Livorno e grazie a voi posso mangiare e condividere aspettando una emigrazione verso un paese più amico alle persone invalide come me messe in disparte da un governo Italiano di mala amministrazione e diciamolo, Mafioso! Con un 85% di invalidità riconosciuta non posso vivere con 300€ al mese e senza una riabilitazione ottimale per le mie condizioni (deambulazione dopo incidente in auto con uka defunta) ed essendo poliglotta di 5 lingue scritte e parlate e diplomato spero di poter essere aiutato all’estero e studiare anche il Tedesco. Questa è la mia terza emigrazione, l’Italia non è un posto fatto per chi a disabilità e non ha conoscenze umane e che capiscono anche i pregi delle persone diversamente abili. A Vienna ho già lavorato come Réceptionnist ad una guest hoise Guest House com 6 appartamenti e clientela internazionale a. MariaHilfer Southbanhoff. Arabella, la proprietaria di cui dava il nome anche alla Ditta purtroppo è defunta dopo un veloce cancro che gli ha tolto il corpo in 6 mesi. dunque con il marito malato di Alzheimer non ho potuto continuare il mio lavoro e sono ritornato a Londra, la mia residenza per più di 22 anni.
Sto cercando una via d’uscita da questo paese che importa sempre più migranti extra EU, unskilled..
Chiederò al parroco di aiutarmi per poter anch’io riprendere una vita degna, onesta e caritatevole come meglio posso, e, sinceramente.
Ho 57 anni e cammino con 2 stampelle fuori ma in casa riesci a camminare con una sola dunque posso muovermi ancora ma ho paura del mio futuro in questo paese e spero di riuscire a contribuire ancora ed essere utile a qualcuno sia con le mie multilingue e ottima conoscenza telematica e clienti internazionali come interprete e traduzioni anche dal vivo. Spero di avere un vostro gentile feedback nel vostro onorevole ambito carotativo.