Isaia 55,1-11;
Salmo Isaia 12;
1Giovanni 5,1-9;
Marco 1,7-11
Nota liturgica
Festa del Battesimo del Signore chiude il Tempo di Natale, in cui la verifica che ci era chiesta era quella di amare la vita quotidiana delle nostre famiglie, perché è quella che ha voluto condividere il Figlio di Dio. Egli ha escluso il modo dei ricchi e dei nobili, perché è poggiato su l’apparire e non su l’essere.
Il lunedì che segue questa festa apre la prima parte del Tempo Ordinario che ci accompagnerà fino alla celebrazione dei vespri del martedì che precede il mercoledì delle ceneri con cui si apre la santa quaresima.
Il Tempo Ordinario rappresenta la vita quotidiana in cui il cristiano deve cercare di vivere le verifiche che gli sono state proposte nei Tempi Forti dell’Anno Liturgico.
Lectio
L’autore del brano evangelico pone in luce l’atteggiamento di Gesù che, con il suo battesimo, intende approvare l’operato di Giovanni il Battista. Infatti il battesimo di Giovanni non è il battesimo cristiano, ma un rito di penitenza, mediante abluzione, in uso nel popolo ebraico.
La teofania, Dio che si manifesta, è narrata anche nel brano della trasfigurazione, questo significa che l’autore intende affermare che è il Dio d’Israele a confermare la divinità di Gesù di Nazareth. Il rifiuto che egli ha subito da parte del popolo ebraico, fino ad essere condotto sul patibolo della croce, è la conferma che Israele non è più il popolo eletto.
La seconda lettura invece, tratta del battesimo cristiano. Mediante questo sacramento si entra a far parte della Chiesa. S’inizia a pensare ed a scegliere secondo la logica del vangelo.
Meditatio
La celebrazione del sacramento del battesimo è stata, dal secondo millennio in poi, privatizzata ed incentrata sulla remissione del peccato originale. Inoltre le persone che lo celebrano sono – almeno nei nostri paesi europei – in stragrande maggioranza ancora neonati oppure bambini.
Questa situazione ha condotto al concetto del battesimo come un fatto culturale. Qualcosa che riguarda il singolo. Non più l’ingresso nella chiesa. L’uomo nuovo generato dall’acqua – che è segno del Cristo -, la persona che s’impegna a vivere la propria vita alla luce della logica del vangelo è un fatto dimenticato, anzi, alcuni cristiani che si piccano di essere i custodi della tradizione….ti ridono in faccia e ti danno dell’illuso se ragioni così.
Tanto per essere concreti: guardate le reazioni dei tradizionalisti di fronte ai fatti di Parigi:
la loro logica sarebbe occhio per occhio e dente per dente! Ma noi diremmo “e il vangelo?” loro ti farebbero capire che, un conto è il vangelo e un altro è la vita concreta….
Poi naturalmente li trovi assidui alla messa domenicale, ai pellegrinaggi dove si vede e si ode a comando di orologio ecc…mi torna alla mente quel versetto del vangelo che dice: non chi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre…”
D’altra parte, ogni integralismo – anche quello cattolico – teme il dialogo, il confronto delle idee, perché ogni integralismo si nutre di violenza. Che cosa credete: se gli appartenenti a certi movimenti ecclesiali integralisti potessero sparare o far saltare in aria i mussulmani, non esisterebbero a farlo. Non lo fanno, non perché contravverrebbero al vangelo, ma perché perderebbero la faccia di fronte alla chiesa.
Cerchiamo di vivere il vangelo e di essere cristiani che con la loro vita manifestano l’amore del Padre verso tutti.
Credo che sia questo l’insegnamento di un certo Gesù di Nazareth, oppure ne esiste un altro che incita alla vendetta e alla violenza? Fatemelo sapere se lo trovate nei vangeli.
Buona domenica.
Prima lettura
Is 55,1-11
Così dice il Signore:
«O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d’Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Salmo responsoriale
da Is 12
Rit.: Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Seconda lettura
1Gv 5,1-9
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.
Vangelo
Mc 1,7-11
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
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