1Re 19,9.11-13;
Salmo 84;
Romani 9,1-5;
Matteo 14,22-33
Lectio
I discepoli, prima di aver fatto l’esperienza dell’incontro con il Risorto, non riconoscono Gesù e, di conseguenza, temono per la loro vita.
Il vangelo sottolinea che Gesù non è un fantasma, infatti c’era il pericolo costante nel mondo greco – romano che il Risorto si confondesse con un fantasma o con una divinità tra quelle già conosciute: Marte, Venere, Giove ecc…
È importante sottolineare, per la comunità cristiana che il Risorto è la stessa persona che è stata crocifissa, per odio da parte dei capi del popolo ebraico.
Gesù che cammina sulle acque esprime la potenza di Dio sul male. Infatti gli antichi pensavano che la terra fosse piatta e che sopra ci fossero le acque superiori, sopra la volta del cielo. Quando pioveva era perché dalla volta del cielo filtrava acqua.
Invece le acque del mare, dei fiumi e dei laghi erano denominate le acque inferiori, sotto le quali c’era il regno del male. Ora si capisce che cosa significa essere pescatori di uomini: salvare le persone dal male.
Anche Pietro, stava per entrare nel regno del male, quando sta per affogare nelle acque del lago. Egli vuole andare incontro a Gesù trionfante. È ancora dell’idea che il Messia venga in trionfo, come un grande condottiero, invece Gesù vuole fargli comprendere che il Messia è venuto tra la gente semplice ed ha rifiutato l’ambiente dell’apparire in cui stanno i ricchi ed i nobili.
Tutto questo c’insegna che il metodo di Dio è quello del venticello leggero, di cui parla la prima lettura e non quello della pubblicità, dei miracoli, delle visioni, dei messaggi quotidiani……
Meditatio
La barca della Chiesa non affonderà mai, perché al timone di questa c’è lo Spirito Santo. Ne abbiamo avuto la prova con l’elezione al soglio pontificio di papa Francesco.
È importante cogliere l’insegnamento: il Signore s’incontra nella ferialità della vita; s’incontra nelle persone; s’incontra nell’eucaristia domenicale; s’incontra nei poveri, nel silenzio della quotidianità; s’incontra nell’ascolto e nell’accoglienza.
Il Signore ci ha mostrato il vero volto di Dio: quello del Padre di tutti, non solo dei cristiani, ma di tutti gli uomini e, specialmente, di coloro che fanno più fatica ad accettarlo, a conoscerlo. Alle volte questa difficoltà è causata dalla testimonianza non buona dei cristiani integralisti, fanatici, attaccati al denaro e all’apparenza, che scandalizzano il fratello più debole nel cammino verso il Padre.
Auguro a tutti di non far parte di gruppi come questi.
Buona domenica.
Diciannovesima domenica del Tempo Ordinario A Di p. Giorgio Bontempi c.m.
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