Is 8,23-9,3;
Sal 26;
1Cor 1,10-13.17;
Mt 4,12-23
Lectio
Siamo di fronte ad un altro passo del vangelo di Matteo, in cui l’autore vuole dimostrare come, tutto quello che Gesù di Nazareth compie, è in linea con le profezie, ciò costituisce una delle prove più forti a favore della sua messianicità.
Nella seconda parte del vangelo di questa domenica è narrata la chiamata dei primi discepoli. Si tratta di una chiamata “al battesimo”, cioè si parla della “chiamata fondamentale” alla vita cristiana. In forza di questa Gesù diventa il punto di riferimento che regola il rapporto con le cose e con le persone. Sia queste che quelle debbono aiutare il cristiano a compiere la volontà del Padre.
Meditatio
La chiamata dei primi apostoli è una chiamata al battesimo, una chiamata a seguire Gesù come semplici cristiani. Questa chiamata è stata rivolta a ciascuno nel momento del battesimo, o meglio, in quello in cui si riesce a percepire la voce di Dio.
Non esiste nel vangelo un solo passo in cui ci si rivolga soltanto ad una categoria di cristiani escludendo gli altri. Il vangelo è rivolto a tutti…per cui ogni cristiano deve regolare il rapporto con le cose e le persone, secondo il vangelo e compiere la volontà del Padre.
In un secondo tempo il cristiano, ascoltando la voce dello Spirito, dovrà interrogarsi sul modo in cui servire la Chiesa: dove il Signore desideri che io serva la chiesa, qual è la mia vocazione?
Buona domenica
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