Isaia 43,16 – 21
Salmo 125
Filippesi 3,8 – 14
Giovanni 8,1 – 11
Lectio
Il brano del vangelo di Giovanni che narra la vicenda della donna adultera è molto conosciuto, di solito noi ci fermiamo sulla figura della peccatrice e sulla misericordia di Gesù, invece il centro del discorso è focalizzato sul comportamento degli scribi e dei farisei, pronti a condannare una donna.
La donna in Israele non era considerata persona: si comprava per averla in moglie o per aggiungerla al gruppo delle concubine, se si era persone abbienti. Per un motivo futile le si poteva dare il libello di ripudio: addirittura se il marito riteneva che la moglie non fosse una cuoca adatta per i propri gusti.
Infatti, nel vangelo di oggi, gli accusatori affermano di aver trovato la donna in fragrante adulterio, ma l’adulterio è un peccato che si commette in due! E l’uomo dov’era? Da qui si nota la differenza di trattamento.
La risposta di Gesù e netta e profonda: questa mira a far pensare gli accusatori, i quali si scoprono anch’essi come peccatori e non hanno più il coraggio di agire. Essi non reggono allo sguardo di Gesù che ha smascherato la loro ipocrisia.
La donna è accolta dal Signore perché si è riconosciuta peccatrice: l’ultimo diventa il primo!
I farisei non incontreranno il Signore rimarranno legati a quella realtà che Paolo considera, dopo la sua conversione, spazzatura (2 lettura). Scribi e farisei non riusciranno a percorrere la strada – che è Cristo – di cui parla Isaia (1 lettura).
Meditatio
Quante volte ho scritto che la chiesa è condotta dallo Spirito! È proprio di quest’azione dello Spirito che abbiamo fatto esperienza giovedì 13 marzo, quando è stata annunciata l’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco. È stata un’ulteriore prova che il Padre non abbandona la chiesa ma, nonostante che passi periodi poco felici, le è sempre accanto e la conduce rispettandone allo stesso tempo la libertà.
Con il nuovo papa riprenderemo con vigore il cammino del concilio e della riforma liturgica, che stavano procedendo con fatica….
Potremo percorrere con lena la strada tracciata dal concilio ed essere nuovamente guidate da persone che credono che la chiesa debba essere riformata dall’interno. Si risentirà la voce del Signore ai farisei chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Io mi auguro la conversione delle fasce dell’integralismo cattolico che sono state imbrogliate dai loro capi, che avevano fatto loro credere che il papa non era Bergoglio, ma un altro a cui avevano preparato la festa, ma poi lo Spirito santo ha scelto un papa cattocomunista: è capitato che una persona – facente parte dell’integralismo cattolico – telefoni alla mamma chiedendole il parere sul nuovo pontefice e, avendo ricevuto dalla madre un giudizio più che positivo, le riaggancia la cornetta, lasciandola di stucco. Inoltre, come avrete appreso queste frange sono riuscite ad ingannare anche la Conferenza Episcopale Italiana, che ha inviato alla Segreteria di Stato del Vaticano un telegramma di felicitazioni per il nuovo papa con il nome proposto dall’integralismo ma….c’era lo Spirito santo.
Così potremo ancora con Gesù perdonare chi sbaglia, denunciare i soprusi – specialmente quelli compiuti ai danni dei poveri, degli indifesi, da parte di coloro che hanno il potere; di coloro che amano apparire e non servire – se questo ci costerà la croce, sappiamo che tale prezzo è spazzatura al confronto della croce. Papa Francesco è con noi, è con i cristiani che hanno il coraggio di testimoniare il Cristo povero ed umile che si presenta nella persona degli ultimi, come la donna adultera e perdonata da Gesù.
Buona domenica.
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