Diciassettesima domenica del tempo ordinario B
Di p. Giorgio Bontempi c.m.
2 Re 4,42 – 44
Dal Salmo 144
Efesini 4,1 – 6
Giovanni 6,1 – 15
Lectio
La moltiplicazione dei pani: i discepoli prima dell’esperienza dell’incontro con il Risorto che non capiscono chi è Gesù.
Le folle non comprendono: pensano che Gesù sia il messia atteso dagli ebrei, il condottiero che risolverà i problemi economico sociali del popolo, pensano che sia il Davide redivivo.
Gesù scappa: non è questo il suo ruolo….non è la pubblicità.
Qui potrebbe essere simboleggiata l’eucaristia: nulla deve essere perduto nel nuovo popolo (le dodici ceste). La prima lettura è un’ anticipazione della moltiplicazione dei pani, con l’episodio che narra la vicenda di Eliseo.
Infine la seconda lettura ci offre un modello di vita ecclesiale. L’unità, non è uniformità, ma l’unità nel cercare insieme la volontà del Padre. Tutti siamo Chiesa. Nessuna parte della Chiesa (movimenti e gruppi) si deve ritenere la Chiesa.
Meditatio
Anche noi, che siamo chiesa dobbiamo preoccuparci dei fratelli: dare loro da mangiare ma, sapendo sempre, che l’autore che soddisfa la fame è lo Spirito santo e noi soltanto mezzi di cui lo Spirito può servirsi. Per questo dobbiamo essere pronti alla chiamata dello Spirito.
Se è lo Spirito l’autore del bene che è nella chiesa, noi – che siamo mezzi – dobbiamo, sull’esempio di Cristo, fuggire la pubblicità, il fragore, l’applauso.
È importante, infine, aver la coscienza di essere parte della Chiesa e sapere che anche gli altri sono Chiesa e quindi rispettarne la diversità, le qualità che lo Spirito fa emergere: questo è servire veramente la Chiesa.
Buona domenica e buone ferie.
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