La malaria continua a uccidere oltre 780.000 persone ogni anno ma passi avanti sono stati compiuti nell’Africa sub-sahariana, la regione più colpita: lo indicano dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), presentati a un incontro scientifico in corso nella città statunitense di Seattle.
Secondo le stime, gli oltre 780.000 decessi del 2009 costituiscono un miglioramento del 20% rispetto a un decennio prima. Circa l’85% delle vittime sono africani, sottolineano gli esperti dell’Oms, ma nell’area sub-sahariana la diffusione di spray insetticidi e zanzariere stanno dando risultati.
Tra i paesi africani che stanno intensificando gli sforzi per sconfiggere la malaria e che potrebbero farcela “in un futuro non lontano” figurano Madagascar, Gambia, Rwanda, Sao Tomé e Principe. Una netta diminuzione del numero dei casi è stata registrata lo scorso anno anche in Botswana, Sudafrica e Swaziland. Il dato relativo a questi paesi è significativo perché l’Africa australe è stata storicamente una delle aree più colpite dalla malaria.
Fonte: www.misna.org
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