Lo scorso 8 maggio a Robecco sul Naviglio si è svolta una giornata di festa e riflessione della Gioventù Mariana Vincenziana…
di Michela Gilardi
Parto dalla parole ascoltate durante il “Reading Vincent”, per raccontarvi la giornata vissuta oggi a Robecco sul Naviglio. C’era aria di festa, un clima di gioia, accolti sin da subito, appena varcato il cancello, gli animatori ti davano il benvenuto. Hanno passato la giornata instancabili su quel palco a ballare, cantare, trascinare … l’oratorio era un insieme di colori, di voci, di canti! L’organizzazione: perfetta!
È stata una giornata dove si sono ascoltate tante parole: ma la parola più importante è quella del Vangelo, perché “le parole che vi ho detto sono spirito e vita”, le parole devono essere capaci di creare, dobbiamo davvero avere la capacità e il coraggio di cercarle e metterle in pratica nella nostra vita. Padre Francesco ci ha fatto riflettere sulla risposta di Pietro “Signore da chi andremo?”, l’importanza di andare verso qualcuno, di andare verso gli altri. Il dramma della nostra società è che ci bombarda di parole e rischia di farci restare nella solitudine, ci toglie la bellezza dell’incontro con l’altro cosa che oggi invece non è successa!
Il sindaco di Robecco ci ha lanciato un invito: in questo periodo con interrogativi inquietanti è importante non restare inattivi, occorre fare qualcosa per cambiare, sentirsi impegnati in prima persona, un po’ come ha da sempre fatto san Vincenzo più di 350 anni fa. Ci ha invitato a dare una testimonianza di un’autentica vita cristiana e penso che oggi siamo riusciti davvero a mostrare un’immagine di una chiesa gioiosa.
È stata anche l’occasione per presentare la nuova suora animatrice regionale, Suor Paola (..) che ha espresso la sua voglia di camminare in semplicità sullo stile portato avanti da San Vincenzo.
Spero davvero che ognuno di noi si sia portato a casa una sensazione, un ricordo, …. uno stimolo che abbia dato senso a questo tempo passato insieme. Riascoltare la vita di San Vincenzo è riscoprire ogni volta un qualcosa di diverso, un qualcosa che ci aiuta a chiederci “e tu? E tu cosa puoi fare in questo mondo per renderlo un pochino migliore?”. Il “reading Vincent” dei “Giov-in-missione” è stato un insieme di musica, immagini, parole, che hanno cercato di riportare ciascuno di noi alla coscienza della propria missione, del nostro essere qui, del nostro essere membri della JMV. Non siamo invitati, ma siamo inviati. San Vincenzo avrebbe potuto condurre un’esistenza mediocre, ma ha scelto diversamente.
Oggi ho potuto vedere che l’amore creativo ha permesso tutto questo, la comunità di Robecco ha trovato il modo e la strada, ed ha saputo contagiare chi, oggi, ha scelto di vivere questo momento qui. A nome di tutto il centro JMV Centro Nord Italia dico di cuore GRAZIE a chi ha organizzato la giornata di oggi, ha chi ha partecipato alla giornata di oggi, ha CHI ha permesso la giornata di oggi!
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