XVIII Domenica del Tempo Ordinario
Di p. Giorgio Bontempi c.m.
Qoèlet 1,2; 2, 12 – 23
Dal salmo 94
Colossesi 3,1 – 5.9 – 11
Luca 12,13 – 21
Lectio
Il vangelo pone l’accento sulla missione di Gesù: Egli è venuto per mostrare il vero volto di Dio quello dell’Abbà, del papà. Per testimoniare ai suoi contemporanei che ciò che conta nella vita è compiere la volontà dell’Abbà. Ecco perché il Signore non può essere “giudice o mediatore” delle liti tra le persone.
Le liti scaturiscono non dall’amore o dal servizio incondizionato reso ai fratelli, ma dal suo contrario, cioè da un’impostazione della vita che è incentrata su se stessi (2 lettura).
Questo stile di vita conduce alla “paura”: della morte, della perdita dei beni, della concorrenza degli altri, sempre visti come nemici o avversari (1 lettura).
Meditatio
Non solo nelle famiglie “laiche” (con questo termine, nel linguaggio comune s’intendono le persone che vivono senza alcun riferimento cristiano), ma anche in quelle cattoliche, quando si pensa all’avvenire dei figli e dei nipoti, in genere si ragiona in questi termini:«speriamo che trovi un posto di lavoro redditizio, una buona moglie/marito e abbia una bella famiglia». Questo modo di pensare è contrario allo spirito del vangelo perché in primo piano ci sono i soldi e segue l’affermazione di sé.
Non ci rendiamo conto che così si fabbricano degli “infelici” in serie!!
Infatti guardiamo i fallimenti matrimoniali: sono in continuo aumento! Certo le cause sono molteplici, ma io credo, che molti non sono chiamati dal Padre al matrimonio che, non dimentichiamolo, è una vocazione all’interno della comunità cristiana.
Allora, se intendiamo che nelle nostre famiglie ci siano sempre di più persone felici, educhiamo i nostri bambini, ragazzi e giovani all’ascolto della parola del Padre. Con il nostro esempio dimostriamo loro che la felicità è nel compiere ciò che Dio ha preparato con amore per noi. Che le cose, compreso il denaro, anche se importanti, rimangono tali e vanno “usate” secondo la libertà che ci propone il vangelo, perché e l’esperienza insegna, quando la persona diviene schiava di un cosa, getta via la propria vita e fa soffrire coloro che vivono con lei.
Buona domenica.
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