XI Domenica del Tempo Ordinario C

da | Giu 13, 2010 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

XI Domenica del Tempo Ordinario C

Di p. Giorgio Bontempi C.M

2 Samuele 12, 7 – 10.13

Salmo 31

Galati 2, 16.19 – 21

Luca 7,36 – 8,5.

Lectio

Il profeta è colui che è in grado di “vedere” il Signore che passa, di ascoltare la sua voce e di mettere in pratica la volontà del Padre.

Per questo Natan ha il coraggio di accusare il re Davide. In Israele la figura del sovrano era vista come un “messia”, come intermediario tra il popolo e Dio. Accusarlo di un grande peccato non era cosa da nulla!!

Davide accoglie l’accusa del profeta e chiede perdono. A quel tempo si pensava che il male si dovesse scontare di generazione in generazione, ecco perché, quando morirà il figlio di Davide, tale disgrazia sarà vista come tributo a Dio per il peccato commesso dal sovrano.

Nel vangelo invece si sottolinea il cambio di mentalità: ciò che conta è il cuore, non l’apparenza o l’osservanza della Legge per paura di ritorsioni da parte di Dio. Egli ci salva per puro amore gratuito e il senso della vita è quello del vivere secondo il messaggio di Cristo (2 lettura).

Meditatio

Il messaggio della parola di Dio di questa domenica potrebbe essere sintetizzata così: il cristiano non deve ragionare nella logica degli schemi fissi, come gli scribi ed i farisei che dissero a Natanaele che «[…] studia e vedrai che da Nazareth non uscirà mai nulla di buono !». Invece eccome se è uscito qualcosa di buono!!!!

Eppure anche nella Chiesa – a volte – non si è imparata questa lezione. Allora quando ci sono problemi, si ragiona non come il profeta ma….se si tratta del re, com’è possibile che abbia sbagliato? È lo stesso ragionamento del fariseo nei confronti di Gesù: «Se questi fosse un uomo di Dio, saprebbe che tipo di donna è costei». Un rabbì rispettabile non doveva avere contatti con donne e bambini, tantomeno con una prostituta.

Vedete dove ha condottogli ebrei il ragionamento per schemi? A non vedere il Signore che viveva tra di loro!!!!

Così si giunge a nascondere misfatti e scandali: il tale? Ma è sempre stato stimato da quelli che contano, da quelli del movimento a cui appartengo, non è possibile quanto si dice. Così si calpesta la verità. Non si ascolta, non si verificano le fonti, le prove e si danneggia l’immagine della Chiesa: si ha l’atteggiamento del fariseo di cui parla il vangelo.

Don Ciotti diceva: «Quando s’incontrano i presuntuosi, quelli che sanno tutto, cambiate strada». Quando si ha a che fare con coloro che ragionano “a schemi” cambiamo strada.

Buona domenica

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