Beate Maria-Maddalena Fontaine e Consorelle, vergini e martiri

da | Giu 26, 2010 | Formazione vincenziana, Informazione vincenziana, Notizie sulla Famiglia Vincenziana, Santi e Beati, Spiritualita' vincenziana | 0 commenti

fdc-international-121x150Ricorre oggi la memoria liturgica delle Figlie della Carità che appartenevano alla casa di Arras e note come martiri di Cambrai, in quanto al tempo della rivoluzione francese coronarono con il martirio in questa città, il 26 giugno 1794, il loro servizio dei poveri.

Esse sono:

*Maria Maddalena Fontaine, nata il 22 aprile 1723 a Entrepagny ed entrata tra le Figlie della Carità il 9 luglio 1748;

*Maria Teresa Lanel, nata il 24 agosto 1745 nella cittadina di Eu e accolta nella Famiglia Vincenziana il 10 aprile 1764;

*Teresa Maddalena Fantou, nata il 29 luglio 1747 a Miniac-Morvan ed entrata nel seminario delle Figlie della Carità a Parigi il 28 novembre 1771;

*Giovanna Gerard, nata a Cumièrs il 23 ottobre 1752 ed entrata tra le Figlie della Carità il 17 Settembre 1776.

Queste quattro religiose, appartenenti alla congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, subirono il martirio in testimonianza della loro fede cristiana durante la Rivoluzione Francese nel periodo conosciuto come “Grande Terrore”, cioè tra il settembre 1793 e l’agosto 1794. In tale frangente storico Austria, Prussia, Inghilterra e Spagna attaccarono le armate rivoluzionarie francesi e conseguentemente la politica di cristianizzazione non poté che raggiungere il suo apice: fu proibito ogni culto pubblico e privato, mentre preti e suore, accusati di essere “nemici dello stato”, furono processati e condannati a morte.

La piccola comunità vincenziana di Arras era formata da sette suore, dedite alla cura degli ammalati del paese ed alla gestione di una scuola per ragazze. Il loro operare si fece rischioso dal 1793, quando Giuseppe Lebon, noto sacerdote apostata, confiscò i beni delta comunità e pose un laico alla direzione della scuola. Le suore poterono continuare a curare i malati ancora per qualche tempo, ma indossando abiti civili. Presagendo che il peggio dovesse ancora verificarsi, la superiora settantunenne Madre Maria Maddalena Fontaine pensò bene di far fuggire in Belgio le due suore più giovani, camuffate da contadine. Un’altra dovette invece raggiungere i suoi familiari.

La superiora rimase così con le rimanenti tre consorelle: Maria Francesca Lanel, Teresa Maddalena Fantou e Giovanna Gerard. Rifiutandosi di prestare il giuramento di Libertà ed Eguaglianza, prescritto dai rivoluzionari al clero ed ai religiosi, vennero tutte e quattro arrestate il 14 febbraio 1974, quali sospettate di “attività controrivoluzionaria” sulla base di prove quantomeno discutibili.

Furono allora trasferite a Cambrai, ove Giuseppe Lebon era il magistrato inquirente. Il 26 giugno furono condotte in tribunale e condannate a morte. Le quattro suore, salite al patibolo incoronate da un Rosario, non esitarono a cantare l’Ave Maris Stella e suor Maddalena, ultima ad essere ghigliottinata, rivolse alla folla un breve discorso rivelatosi profetico: “Ascoltate cristiani! Saremo le ultime vittime, la persecuzione sta per finire, i patiboli saranno distrutti e gli altari di Gesù saranno ricostruiti in tutta la loro gloria”.

La Francia era infatti ormai stanca di persecuzioni e Robespierre, l’artefice del “Terrore”, fu ghigliottinato nel luglio successivo. Anche Giuseppe Lebon subì la medesima sorte poche settimane dopo.

Le quattro martiri di Arras, Maria Maddalena Fontaine, Maria Francesca Lanel, Teresa Maddalena Fantou e Giovanna Gerard, furono dichiarate “venerabili” il 6 luglio 1919 e beatificate il 13 giugno 1920 dal pontefice Benedetto XV.

Il Martytologium ROmanum le commemora al 26 giugno nell’anniversario del loro glorioso martirio.

Furono beatificate tutte insieme il 13 giugno 1920.

La loro memoria liturgica si celebra il 26 giugno.

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