Solennità di Pentecoste

Messa del giorno

p. Giorgio Bontempi C.M.

Atti 2,1 – 11

Salmo 103

Romani 8,8 – 17

Giovanni 14, 15 – 16.23b – 26

Lectio

La Pentecoste (da pentekostè eméra = cinquantesimo giorno): festa agricola della mietitura, che presso gli ebrei si celebrava cinquanta giorni dopo la pasqua. In seguito vi si aggiunse la memoria della promulgazione della legge ricevuta sul monte Sinai. In ambiente cristiano diventa il momento conclusivo delle feste pasquali.

Glia Atti degli apostoli inquadrano la nuova comunità cristiana (la chiesa), realtà configurata dallo Spirito Santo, che scende su di essa con i tratti dello stesso Spirito che condusse il popolo di Dio (Israele) nel deserto sino a condurlo nella Terra promessa.

La novità che Luca propone è che nel nuovo popolo di Dio, ciascuno comprende la Parola nella propria lingua: Dio – il Padre di Gesù – è vicino ad ogni persona con amore e ne apprezza le qualità, nella diversità, che Egli ha infuso con amore in ogni persona.

Il quadro proposto dagli Atti è l’opposto di quello descritto nel Genesi, quando si descrive la torre di Babele. Lo Spirito è la vita della Chiesa, la sua sicurezza!!

Proprio per questo motivo nella chiesa Dio è sperimentato come Padre e non come “giustizia infinita”, come Colui che sempre ti vede, con un occhio che ti giudica; Colui innanzi al quale devi esibire meriti conquistati con tuo sforzo e per questo Lui – giusto giudice – ti retribuirà con il paradiso: questo è per Paolo vivere secondo la carne. Con il battesimo si entra invece nella logica del Padre che ama gratuitamente!! (2 lettura).

La nuova osservanza ha come fondamento l’amore e quando uno ama, compie tutto con gioia, anche se questo dovesse costare sacrificio, perché ciò costituisce la felicità della persona amata, che è poi anche quella dell’amante.

Lo Spirito Santo insegna a portare avanti questo rapporto con Dio nella vita del cristiano. (Vangelo).

Meditatio

La solennità della Pentecoste chiude il tempo pasquale ed apre la seconda parte del tempo ordinario.

Oggi si parla molto dello Spirito Santo – a proposito e anche a sproposito; nella chiesa c’è anche il Rinnovamento dello Spirito -, dobbiamo ricordare che lo Spirito è fonte di unità nella diversità.

Unità: la Chiesa è il popolo di Dio che vive nella storia ed è assistito dallo Spirito Santo che suscita al suo interno i carismi (= i doni), per l’edificazione della comunità cristiana. Ognuno di questi carismi non è onnicomprensivo, ma necessita di essere coadiuvato dagli altri. L’esempio più bello l’abbiamo nella celebrazione della liturgia, in cui si attivano vari servizi (= ministeri), all’interno dell’assemblea celebrante: presidente, cantori, lettori, accoliti, ecc…quando invece in una persona si accorpano più servizi, la celebrazione perde nel suo significato profondo: la chiesa che celebra il suo Signore vivo!

Quindi nessun carisma deve soffocare gli altri, altrimenti quella è la prova che non è un carisma, ma una bufala!!

Lo Spirito promuove la diversità, perché ogni persona è stata creata ad immagine di Dio: ogni persona, non un blocco di persone, ecco perché qualsiasi dittatura è offesa a Dio, offesa a Dio!! Smettiamola di pensare solo al comunismo, tutte le dittature, politiche e religiose costituiscono un’offesa a Dio.

A tal proposito ho letto l’articolo apparso su Regno Attualità 7 riguardante la vita, che conducono gli adepti all’interno dei Legionari di Cristo……sono rimasto senza parole!!

In questo lungo periodo di passaggio storico a tutti i livelli e in particolare nella Chiesa, in cui si sta compiendo il faticoso e proficuo cammino, condotto dallo Spirito, per attualizzare i decreti del Concilio Vaticano II°, la tentazione di tornare alle cipolle d’Egitto è forte e non solo all’interno del Legionari di Cristo, ma anche nei movimenti – spesso integralisti – formati da pesone deboli, ma che ostentano sicurezza, che si manifesta in violenza verbale, per disfarsi delle persone che non la pensano come loro: il dialogo è del maligno!!

Quando lo Spirito smaschererà questi speudo carismi che affonderanno nel fango della politica e del denaro, coloro che avranno mantenuto la loro lampada accesa, brilleranno sul monte che è Cristo.