Madagascar-Confische e processi: governo risponde a sanzioni africane

da | Mar 26, 2010 | Madagascar, Uncategorized | 0 commenti

Il divieto per gli ex-presidenti a tornare in Madagascar, un’inchiesta sul capo di stato destituito Marc Ravalomanana, dirigenti dell’opposizione impossibilitati a lasciare il paese e congelamento delle loro risorse finanziarie: sono alcuni dei provvedimenti annunciati dal governo della cosiddetta “Autorità di transizione” (Hat) alle sanzioni adottate Mercoledì dal Consiglio pace e sicurezza dell’Unione Africana (UA) nei confronti di 109 esponenti dell’esecutivo e dirigenti della Hat.

La stampa di Antananarivo e africana definisce le nuove misure volute dall’attuale “uomo forte” del Madagascar, Andry Rajoelina, un’aperta “rappresaglia” contro le tre parti politiche rivali, firmatarie l’anno scorso degli accordi di Maputo e Addis Abeba per un’uscita dalla crisi consensuale. In particolare, Ravalomanana dovrà rispondere di “attentato alla sicurezza dello stato, alto tradimento e sostegno a fazioni esterne”, mentre la Hat proibirà ogni manifestazione che “rischia di minare la pace e la sicurezza pubblica”. Sulla lista delle personalità colpite dalle sanzioni dell’Unione Africana, oltre ai 37 ministri del governo ci sono i consiglieri speciali di Rajoelina, le più alte cariche della Hat, militari, esponenti del “Consiglio di difesa nazionale”, personalità civili e giudici della Corte costituzionale. Tra le prime reazioni esterne alle sanzioni varate il 17 Marzo, a un anno dall’arrivo al potere di Rajoelina, quella dell’Organizzazione dei paesi francofoni (Oif) che pur avendo sospeso il Madagascar non condivide gli ultimi provvedimenti dell’UA. “Nonostante tutto – ha detto il presidente dell’Oif, Abdou Diouf – bisogna continuare a sostenere il paese, ad accompagnarlo verso elezioni per ridare la parola al popolo malgascio che non si merita tale situazione”. Dal governo francese, che ha preso atto delle sanzioni dell’UA, è giunta la richiesta di “proseguire gli sforzi della mediazione africana per superare la crisi con uno spirito di tolleranza e di compromesso, organizzando elezioni generali entro il 2010”. In una nota del ministero degli Esteri si ricordano le conseguenze del recente passaggio in Madagascar della tempesta tropicale “Hubert” e si definisce “grave” la situazione di una parte dell’isola.

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