Pubblichiamo una breve lettera scritta che riporta alcune notizie sulla situazione delle zone terremotate del Cile e sulle condizioni dei membri della Famiglia Vincenziana che risiedono laggiù.
Domenica 28 febbraio 2010.
Grazie per la preoccupazione e le preghiere. A causa del terremoto di magnitudo 8.8 della scala Richter, e dello tsunami che ne è seguito, in Cile stiamo vivendo un momento di vera confusione…questo terremoto con maremoto è stato 50 volte più intenso di quello verificatosi ad Haiti.
Il terremoto ha colpito le regioni da Valparaíso a Araucanía, con Maule (ove si è avuto l’epicentro) e Biobío tra le più disastrate. Questo territorio copre una superficie complessiva di circa 800 kilometri da nord a sud.
Fino alle 15.30 di oggi, 28 febbraio, i morti che si contano sono 708, ma come comunicato dalla Presidente della Repubblica, questo numero è destinato ad aumentare. Solo nella città di Constitución (regione di Maule) si sono avute più di 300 vittime, per lo più dovute allo tsunami.
Le comunicazioni, fino a questo momento, sono molto difficili: sia le linee telefoniche fisse che quelle dei cellulari sono collassate o interrotte; le strade in alcuni tratti sono interrotte o difficoltose alla percorrenza; ci sono ponti distrutti e tunnel danneggiati. Persino la Presidente ha avuto difficoltà a comunicare con i capi delle regioni di Maule e Biobío.L’aeroporto di Santiago è tornato operativo solo in queste ore, ma solo per operazioni di scalo di voli provenienti dall’estero e nessun volo in uscita dal paese.
A causa delle difficoltà di comunicazione molte persone non hanno potuto avere notizie sulla sorte dei propri familiari. Ci sono edifici distrutti, nei quali si presume che si troveranno altre vittime.
Anche ospedali e carceri hanno subito le conseguenze del terremoto. Ci sono pazienti negli ospedali di campagna e in un carcere si è registrata la fuga di 200 detenuti, arrestati nuovamente in seguito.
La necessità e anche la mancanza di scrupoli di alcune persone è stata la causa di alcuni saccheggi nei supermercati. Per questo il governo ha decretato lo stato di eccezione costituzionale (emergenza) nelle regioni di Maule e Biobío, dove da questa sera è stato imposto il copri fuoco.
Ci sono delle difficoltà nell’organizzare gli aiuti, a causa della vastità del territorio interessato dal disastro e delle difficoltà di comunicazione in una situazione in continua evoluzione sullo stato della tragedia.
Quanto alla situazione della nostra Famiglia Vincenziana, abbiamo informazioni fondamentalmente dalle Figlie della Carità e dai Missionari. In generale missionari e suore stanno bene. Per diverse ore non siamo stati in grado di comunicare con le suore di Los Ángeles, Talcahuano e Tomé, nella regione di Biobío e con i Padri di Collipulli, nella regione di Araucanía. Ma fortunatamente alla fine siamo riusciti a parlare con tutti loro e stanno bene. Le uniche situazioni di pericolo si sono avute a Talcahuano, dove 2 suore e 40 bambini sono stati evacuati dal Hogar Medalla Milagrosa, per il pericolo tsunami, e a Tomé dove le onde sono arrivate sino alla Scuola Margarita Nasseau, apparentemente però senza aver provocato gravi danni.
I familiari di padri e suore stanno bene, in generale, anche se qualche suora non è riuscita ad avere notizie dei propri congiunti. La sorella di una FdC è stata ritrovata illesa fra e macerie della sua casa completamente distrutta.
In quanto a danni materiali alle case delle suore e dei missionari, possiamo dire che ci sono alcuni danni nella Casa Provinciale delle FdC, specialmente nel settore delle FdC anziane. Nella casa centrale dei missionari ci sono danni ancora non valutati alla chiesa. Così come la chiesa di San Vicente de Valparaíso mostra danni ancora non valutati, ma che egualmente consigliano di mantenerla chiusa per questa domenica e celebrare la messa in altro luogo. Anche la Casa di Formazione San Justino de Jacobis è danneggiata ma, almeno in apparenza, non gravemente, ma occorrerà fare una valutazione più esatta.
Degli altri rami della Famiglia Vincenziana non abbiamo notizie. Siamo preoccupati per i giovani della JMV (Gioventù Mariana Vincenziana) di Tomé, con i quali non siamo riusciti a metterci in comunicazione.
Stiamo chiedendo alle suore e ai missionari maggiori informazioni, specialmente riguardo la situazione della popolazione che vive nelle loro stesse zone, in modo da poter organizzare gli aiuti.
In questo momento siamo senz’acqua, né luce, né telefono, solo per caso oggi abbiamo la linea internet…in ogni momento ci sono scosse di terremoto e movimenti che ci inducono a stare all’erta, dormire vestiti e stare attenti alle necessità dei più poveri delle nostre zone, che hanno perso i propri beni materiali ma che, ora che il clima comincia a farsi più freddo, soffrono anche per la tristezza e la desolazione: abbiamo bisogno della forza per la preghiera e della fratellanza…grazie di esserci.
Seguiamoci nella distanza, grazie per la vostra vicinanza e per le preghiere
Dal Cile, vostro fratello in San Vincenzo
Fernando Macías
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