Ozanam, giornalista

da | Set 9, 2024 | Formazione vincenziana | 0 commenti

Il Beato Antonio-Frederico Ozanam (1813-1853), conosciuto in tutto il mondo come il principale fondatore della Società di San Vincenzo de’ Paoli (SSVP), ha avuto anche un’importante carriera come giornalista, scrittore e autore.

I suoi contributi nel campo del giornalismo sono stati profondamente influenzati dalle sue virtù di fede, carità e giustizia sociale, riflettendo il suo impegno per la trasformazione sociale e la difesa dei poveri.

Fu un uomo molto coraggioso nell’esercizio del suo apostolato cristiano attraverso la stampa e la letteratura, così come nella pratica della carità verso i più bisognosi. Laureato in legge e appassionato di letteratura, Ozanam utilizzò il suo talento di scrittore per difendere e diffondere i valori vincenziani e cristiani. Fin dall’adolescenza a Lione, Ozanam ha scritto articoli per giornali e bollettini, come la rivista “La Abeja” e il giornale “Le Precursor”.

Si fece conoscere quando arrivò a Parigi nel 1831, all’età di 18 anni, pubblicando articoli e saggi nei periodici della capitale francese, alla ricerca di un modo per rispondere alle sfide sociali dell’epoca. Ozanam credeva che la parola scritta fosse uno strumento potente per influenzare le menti e i cuori, utilizzando il giornalismo come mezzo per educare e sensibilizzare sui mali e le ingiustizie di cui tutti erano testimoni.

Durante la sua carriera giornalistica, Ozanam ha collaborato con diversi media religiosi, tra cui “Tribuna Católica“, dove ha scritto del rapporto tra il cristianesimo ed i problemi sociali contemporanei, sottolineando sempre l’importanza della giustizia sociale e della carità. Il suo stile deciso e riflessivo cominciò a farsi notare. Questa rivista era di proprietà di Emmanuel-Joseph Bailly de Surcy, il primo presidente generale della Società di San Vincenzo de’ Paoli (SSVP). Non dimentichiamo che la SSVP è nata proprio in questo luogo: nella sede della “Tribuna Católica”.

Federico usò le sue doti di scrittore, letterato e giornalista per mettere in guardia contro le ideologie politiche emergenti e le eresie che sfidavano la Chiesa cattolica dell’epoca. Ozanam credeva che il cristianesimo fosse la chiave per risolvere le ingiustizie sociali in modo pacifico, sereno e giusto. Le sue pubblicazioni erano impregnate della convinzione che fede e azione sociale dovessero andare di pari passo.

Scrisse anche, in tempi diversi, per i seguenti media parigini: “Il Corrispondente”, “L’Universo”, “Il Monitor Religioso” e la “Rivista Europea”. Le sue pubblicazioni erano caratterizzate da una strenua difesa dei diritti dei poveri e dei lavoratori, collegando la sua fede alle questioni sociali. Ispirato dagli insegnamenti di San Vincenzo de’ Paoli, vedeva nel giornalismo un’estensione della sua missione cristiana di servizio ai più bisognosi.

Ozanam collaborò con diversi giornali e riviste del suo tempo, tra cui il giornale “La Era Nuova”, fondato da lui e dai padri Lacordaire e Maret nel 1848, dove pubblicò, ad esempio, i famosi articoli “Le origini del socialismo” e “Sul divorzio”. Questo giornale fu creato con l’obiettivo di denunciare le condizioni precarie dei lavoratori parigini e di promuovere riforme sociali ispirate ai valori cristiani. Il giornale “La Era Nuova” ha occupato una parte importante della storia della stampa cattolica francese del XIX secolo, promuovendo il dialogo tra la società civile e la Chiesa, la difesa della democrazia e la necessità di una riforma del lavoro per promuovere i diritti dei lavoratori.

Ozanam credeva che la vera libertà di stampa consistesse nella responsabilità di riferire onestamente e con rettitudine morale. Per lui, la libertà di espressione deve essere sempre al servizio della democrazia, della verità e della giustizia, e non deve mai essere usata per manipolare o opprimere. Attraverso i suoi articoli, affrontò le questioni più urgenti dell’epoca, denunciando le ingiustizie sociali e le condizioni disumane in cui vivevano i lavoratori.

Oltre all’attività di giornalista, Ozanam scrisse numerosi saggi e libri, in cui approfondì le sue riflessioni sul rapporto tra fede e società. Uno dei suoi temi ricorrenti era l’idea che il cristianesimo avesse un ruolo fondamentale da svolgere nella rigenerazione sociale e morale dell’Europa. Il suo impegno per la verità e la giustizia lo rese non solo un giornalista influente, ma anche un riferimento morale del suo tempo.

Le virtù di Ozanam, come l’umiltà, il coraggio e la compassione, erano evidenti in ogni sua parola, sia nei suoi scritti che nei suoi articoli e tesi. Considerava il giornalismo come una piattaforma per esercitare la carità intellettuale, condividendo la conoscenza e la consapevolezza critica con il pubblico. La sua profonda fede e il suo amore per i poveri lo portarono a essere un fervente sostenitore della causa sociale, usando la sua abilità con le parole per promuovere un mondo più giusto e fraterno.

Attraverso il suo lavoro di giornalista, Antonio-Frederico Ozanam non ci ha lasciato solo un’eredità spirituale e intellettuale, ma anche una chiara dimostrazione di come la stampa possa essere una forza positiva e trasformatrice nella società (cosa di cui, purtroppo, oggi siamo meno consapevoli). Oggi i media soffrono di una serie di problemi, come la politicizzazione mascherata da interessi economici che confondono le persone, portandole a comportarsi in modo contrario ai valori evangelici, mostrando indifferenza verso i più bisognosi e gli esclusi.

Ozanam fu indubbiamente un sant’uomo che ha dato dignità ai media del suo tempo. Negli opuscoli, negli articoli, nelle tesi e nei libri che scrisse, Ozanam contribuì a costruire le fondamenta della Dottrina sociale della Chiesa, di cui è considerato un precursore e un grande esempio come giornalista e scrittore.

Che l’esempio di Ozanam continui a ispirare i vincenziani e tutti coloro che, come lui, credono che i media e i giornalisti stessi possano essere un potente strumento di cambiamento sociale. E che possiamo trovare tra i professionisti dei media di oggi coloro che si preoccupano di far conoscere le notizie relative alla carità, ai valori evangelici, alle virtù vincenziane, all’etica e alla giustizia sociale, come fece Ozanam ai suoi tempi!

Renato Lima de Oliveira,
Giornalista e scrittore, Commissario SSVP presso le Nazioni Unite e Presidente Generale dal 2016 al 2023.

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