Editoriale: No al massacro degli innocenti e al commercio indiscriminato di armi

da | Mag 26, 2022 | featured2, Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

In soli 10 giorni siamo stati sconvolti da due sparatorie negli Stati Uniti in cui sono state uccise molte persone innocenti:

  • Il 14 maggio 2022, nella città di Buffalo (New York, Stati Uniti), un individuo armato ha fatto irruzione in un supermercato, uccidendo 10 persone e ferendone altre 3. 11 delle vittime erano afroamericane. L’attacco, con chiare sfumature razziste, è stato trasmesso in diretta su un social network; in precedenza aveva pubblicato un manifesto in cui si descriveva come suprematista bianco.
  • Il 24 maggio, una nuova barbarie ha scosso il cuore di tutte le persone buone del mondo: un 18enne ha fatto irruzione in una scuola a Uvalde (Texas, Stati Uniti), uccidendo 19 bambini e due insegnanti, prima di essere ucciso dalla polizia. I dettagli del caso (che sono ancora in fase di rivelazione) sono scioccanti: un giovane acquista due fucili senza quasi alcun controllo, spara alla propria nonna e poi va in una scuola e spara indiscriminatamente su ogni essere umano che incontra.

Come in molte altre occasioni, il diritto di portare armi negli Stati Uniti, garantito dal Secondo Emendamento della Costituzione (adottato il 15 dicembre 1791, più di 230 anni fa), è tornato alla ribalta.

Sicuramente le persone che commettono questi crimini barbari hanno problemi emotivi o psicologici, o soffrono di qualche malattia mentale, e compiono questi massacri per motivi ancora sconosciuti, forse per piacere o senso di potere, stimolati dal cinema o dalla realtà sociale in cui vivono, e usano le armi per fare del male agli altri. Le armi di per sé non sono né cattive né buone, dipende da come le persone le usano (per la protezione personale o per il crimine). L’acquisto di armi dovrebbe essere più limitato e di più difficile accesso per i comuni cittadini.

Nel 2020, il 42% degli americani ha dichiarato di avere almeno un’arma da fuoco in casa[1].​ Questa percentuale potrebbe essere molto più alta, poiché i dati rilevano solo coloro che dichiarano volontariamente di possedere o meno un’arma da fuoco. Con il 4% della popolazione mondiale, gli Stati Uniti possiedono il 46% delle pistole e dei fucili registrati nel mondo (393 milioni su 857 milioni). Negli Stati Uniti si sono verificate oltre la metà delle sparatorie di massa più letali al mondo negli ultimi 50 anni e i loro cittadini hanno 20 volte più probabilità di morire a causa della violenza delle armi rispetto a quelli di altre nazioni sviluppate[2]. Nonostante questi fatti sconvolgenti, nonostante le periodiche stragi di innocenti, il sostegno al possesso illimitato di armi da fuoco rimane diffuso tra la popolazione statunitense. Non dobbiamo nemmeno sottovalutare il potere dell’industria degli armamenti statunitensi, che è in grado di influenzare politicamente i governi attraverso il sostegno finanziario o di voto dei suoi sostenitori. Come ha detto il World Economic Forum quattro anni fa: “Gli Stati Uniti sono un’anomalia planetaria. Nessun altro Paese ha così tante armi pro capite e nessun altro Paese soffre così spesso delle conseguenze devastanti delle sparatorie di massa”[3].

Molti cittadini statunitensi sembrano essersi rassegnati al fatto che “non c’è modo di evitarlo”[4].

Nonostante la massiccia ondata di rifiuto e di solidarietà per le vittime e le loro famiglie, nonostante gli infuocati proclami di alcuni politici, è probabile che nulla cambi e che in breve tempo questo tragico evento passerà alla storia nera della nazione e tutto rimarrà uguale, fino a quando un altro incidente del genere non smuoverà nuovamente le coscienze.

Come credenti, come vincenziani, non possiamo ammettere questo tipo di situazione. Come Papa Francesco, davanti a centinaia di pellegrini durante l’udienza generale di mercoledì 25 maggio, dobbiamo alzarci in piedi e dire: “È tempo di dire basta al commercio indiscriminato di armi” e di cercare attivamente soluzioni “affinché tragedie come questa non possano mai più accadere”.

Ci uniamo al dolore delle famiglie sconvolte da questo e dai precedenti massacri e preghiamo per coloro che sono morti e per coloro che oggi soffrono in modo inimmaginabile per la loro perdita.

Gruppo di comunicazione della Famiglia Vincenziana

Note:

[1] Cfr. https://news.gallup.com/poll/1645/guns.aspx

[2] Cfr. https://www.theonion.com/no-way-to-prevent-this-says-only-nation-where-this-r-1823016659

[3] Cfr. https://es.weforum.org/agenda/2018/02/australia-confisco-las-armas-a-sus-ciudadanos-y-desde-entonces-no-ha-tenido-tiroteos-masivos/

[4] Cfr. https://www.theonion.com/no-way-to-prevent-this-says-only-nation-where-this-r-1823016659

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