L’AIC e la sfida dello Sviluppo sostenibile: Proteggiamo la nostra “Casa Comune”
Il lemma dell’Assemblea Internazionale AIC-2017 celebrata a Chatillon era: “400 anni con San Vincenzo, camminando verso il futuro nella nostra Casa Comune” per questo l’idea dello sviluppo sostenibile è stata sempre presente in tutti i temi trattati. Data l’importanza del tema e affinché questa informazione arrivi a tutte le volontarie che non hanno potuto partecipare all’Assemblea, le Fiche di formazione dei mesi di febbraio, marzo e aprile 2018 tratteranno questo tema e saranno basate sul Quaderno di formazione elaborato dal segretariato internazionale dell’AIC.
1. Introduzione
Fino ad ora abbiamo vissuto sul nostro pianeta pensando che le sue risorse fossero infinite. Oggi ci rendiamo conto dei suoi limiti e sappiamo che tutti siamo responsabili della terra, la “nostra casa comune”, come la chiama il Papa Francesco. In effetti, da qualche anno sentiamo parlare molto del cambiamento climatico, della necessità di salvaguardare il nostro pianeta, degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite, dell’urgenza di agire e di vivere in maniera diversa per proteggere la vita sul nostro pianeta. Forse ci sentiamo impotenti di fronte a queste grandi sfide, forse tutto questo ci sembra un tema fuori dalla nostra portata, forse ci chiediamo: che cosa possiamo fare? Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo cambiare il nostro modo di lavorare, di vivere, di consumare?
…E se il cambiamento cominciasse da alcuni piccoli gesti quotidiani? Piccoli gesti che possono portare a grandi risultati?
Durante l’Assemblea Internazionale AIC di marzo 2017 abbiamo lavorato insieme su questo nuovo tema: Lo Sviluppo sostenibile.
Come ci ha detto il Padre A. Mauricio Fernández, Assistente Internazionale dell’AIC:
“Dato che siamo più di 150.000 volontari e volontarie e che realizziamo più di 10.000 azionie progetti AIC, pensiamo a che impatto potremmo avere se ciascuno di noi si impegnasse concretamente nella protezione del proprio ambiente! La soluzione sta nelle nostre mani, dipende in buona parte dai piccoli gesti che ciascuno di noi può fare per conservare la vita, il nostro pianeta, la nostra “Casa comune”, che è la creazione di Dio.”
E quindi uniamo le nostre forze, cominciamo ad operare fin d’ora e rispondiamo a questa chiamata!
2. Dall’ Encíclica “Laudato Sì” agli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite
Papa Francesco è stato il primo ad interpellarci sulla protezione del nostro pianeta. Nell’Enciclica “Laudato sì”, pubblicata nel giugno del 2015, lancia un appello urgente all’intera umanità, esortando tutti a prendere coscienza della necessità di salvaguardare la nostra “Casa comune”. (vedere le due Fiche di formazione AIC di novembre e di dicembre 2016)
Nell’Enciclica il Papa parla di ecologia integrale, vale a dire di un’ecologia che sia, allo stesso tempo, ambientale, economica e sociale. Va tutto insieme! “Risulta fondamentale cercare soluzioni integrali…. per combattere la povertà, per ridare la dignità agli esclusi e, simultaneamente, per preservare la natura.” (Laudato Sì, IV,139) Ci dice molto chiaramente che bisogna occuparsi delle cause della povertà senza trascurare nessuno.
Sulle orme di Papa Francesco anche le Nazioni Unite, nel dicembre 2015, hanno pubblicato i 17 Obiettivi dello Sviluppo sostenibile (ODS) che si pongono nella stessa linea di “Laudato sì”.
Gli ODS costituiscono il nuovo programma di sviluppo dell’ONU per gli anni che vanno dal 2015 al 2030. Sono un appello universale all’adozione di metodi che pongano fine alla povertà, proteggano il pianeta e garantiscano a tutti pace e prosperità. Sono i seguenti:
L’AIC è direttamente impegnata in cinque di questi obiettivi.
Obiettivo 1: Eliminare la povertà
Porre fine alla povertà in tutte le sue forme e in tutto il mondo è l’obiettivo principale dell’AIC. Ed è così da 400 anni, a seguito dell’appello lanciato da San Vincenzo de’ Paoli nel 1617. Oggi siamo 150.000 volontarie e volontari AIC, presenti in quattro continenti, e realizziamo più di 10.000 azioni concrete di lotta contro la povertà.
Obiettivo 4 : Accesso ad un’educazione di qualità
Dal 2011 l’educazione si trova al centro delle nostre Linee di Azione Prioritarie e delle azioni concrete dei gruppi AIC. Per gli adulti si tratta di alfabetizzazione, di formazione professionale mirata all’inserzione nel mercato del lavoro, di attività educative attraverso laboratori specialistici. Per i bambini realizziamo asili, centri pre-scolastici e offriamo aiuto per l’inserimento nel circuito scolastico, borse di studio, aiuto per i compiti.
Obiettivo 5: Uguaglianza di genere
Le donne e le giovani continuano a soffrire discriminazione e violenza in tutte la parti del mondo. Nella rete AIC il 70% dei destinatari delle nostre azioni sono le donne e i loro figli. Donne che aspirano ad una vita degna e che lottano per realizzare i loro sogni. L’educazione delle donne e delle giovani è uno strumento essenziale per ridurre le diseguaglianze tra le donne e gli uomini.
Obiettivo 12: Produzione e consumo responsabile
L’educazione allo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ ambiente fanno già parte di molte azioni AIC. Ora ci proponiamo più specificamente di “proteggere la nostra Casa comune” e di impegnarci a prestare un’attenzione particolare alla protezione dell’ambiente in tutte le nostre azioni sul territorio. Ci si presenta una nuova sfida!
Obiettivo 17: Partenariati al servizio dello sviluppo sostenibile
All’ interno dell’AIC il nostro lavoro in rete favorisce lo scambio di esperienze, le sinergie e la realizzazione di azioni complementari e collegate tra loro: questo permette di lottare in modo globale contro la povertà. Inoltre i gemellaggi tra diversi gruppi AIC del mondo creano una cultura della solidarietà.
Attraverso le sue rappresentanti, l’AIC collabora anche con diversi organismi internazionali: UNESCO – ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale dell’ONU) – Consiglio d’Europa – Consiglio dei Diritti Umani – Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – CRESCENDO – Centri Cattolici internazionali.
L’AIC fa parte della Famiglia Vincenziana, vasta rete di più di due milioni di membri su scala mondiale, che si ispirano al carisma di San Vincenzo.
1. Mettete in comune le azioni concrete che ciascuna di voi sta realizzando (o può realizzare) per prendersi cura del pianeta.
2. Quali progetti nei vostri gruppi prestano attenzione alla cura della “nostra Casa comune”? Come si potrebbe inserire questo tema?
3. Rileggete gli Obiettivi del Millennio dell’ONU e considerate in quali azioni o progetti i vostri gruppi potrebbero impegnarsi per contribuire a uno o più di questi obiettivi.
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