Sedicesima edizione della Stravillasanta domenica 5 novembre 2017
E’ giunta ormai alle 16esima edizione la Stravillasanta, la corsa non competitiva su strada di 10 chilometri, organizzata dal Gruppo Podisti con il patrocinio comunale e con un fine solidale. L’appuntamento è fissato per domenica 5 novembre in piazza Martiri della Libertà. Il ricavato della manifestazione andrà infatti alla San Vincenzo De Paoli, così come accade da ormai tre anni. “Siamo contenti della continuità data a questo intento solidale” ha commentato il sindaco Luca Ornago. Il traguardo è quello di incrementare le iscrizioni rispetto alle passate edizioni. Ad oggi ci sono un centinaio di iscritti, ma sicuramente la maggior parte si iscriverà la stessa mattina, prima di iniziare la corsa. “Se riusciamo ad aumentare gli iscritti, ci guadagniamo tutti, noi e la San Vincenzo” ha detto Elio Riboldi del Gruppo Podisti spiegando tutte le novità di questa edizione: il cronometraggio ufficiale con microchip renderà possibile ad ogni società sportiva villasantese e non che parteciperà di avere i propri tempi, ci saranno 10 premi che saranno sorteggiati tra gli iscritti e ai primi 500 che si iscriveranno sarà consegnato un nuovo gadget.
La quota di partecipazione è di 8 euro. Si partirà alle 9.30 dalla piazza Martiri (il ritrovo è previsto per le 8.30), dove si arriverà dopo aver seguito il percorso che si snoda all’interno del Parco. All’arrivo sarà organizzato un punto di ristoro e i partecipanti potranno utilizzare il parcheggio sotterraneo della piazza Martiri. Come di consueto saranno premiati i singoli e le società sportive. “Sono molto grato per la continuità di questa azione solidale che questa manifestazione mette in campo – ha dichiarato il presidente della San Vincenzo, Pinuccio Fumagalli – perchè è un aiuto importante per noi”. Lo scorso anno la Stravillasanta ha visto la partecipazione di 600 persone che hanno dato modo alla San Vincenzo di avere un contributo di 900 euro.
Attualmente la San Vincenzo segue 102 famiglie, il 60 per cento delle quali sono di nazionalità italiana. Trenta in particolare stanno vivendo un periodo di grande disagio economico. Del resto il periodo non è dei migliori: a fronte di 8 famiglie che sono uscite dal programma di aiuti, ne sono entrate 13. La San Vincenzo prepara un pacco viveri mensile e interviene per i pagamenti di bollette di luce e gas, oltre che per gli affitti, le mense scolastiche e le rette dei corsi professionali. In collaborazione con i Servizi sociali, che coprono la metà del costo degli aiuti dati. E in questa operazione può contare sull’aiuto delle “famiglie solidali” che sono un centinaio, come spiega Fumagalli: “Noi indichiamo il fabbisogno di generi alimentari e loro ce lo procurano”. Ma il paese sembra avere il cuore grande e anche alcuni esercenti partecipano agli aiuti, come il panificio e l’ortolano di via Garibaldi, la Coop e la Macelleria di piazza Daelli che offrono prodotti che la San Vincenzo gira poi alle famiglie bisognose. Insomma, forse il lato migliore è proprio questa rete solidale che la San Vicenzo è riuscita a creare: “Il povero è generalmente solo, abbandonato dagli altri – conclude Fumagalli – noi li accompagniamo, diamo loro sostegno morale con visite a casa”.
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