Trasfigurazione del Signore
di P. Giorgio Bontempi cm
Daniele 7,9-10.13-14
Salmo 96
2Pietro 1,16-19
Matteo 17,1-9
Lectio
L’autore del Vangelo di Matteo per narrare l’evento storico della trasfigurazione usa il linguaggio della cultura ebraica. Infatti Gesù appare come il nuovo Mosè che va sul monte, cioè che si presenta al cospetto di Dio.
Gesù è colui che porta a compimento l’insegnamento della Legge e la predicazione dei profeti: egli è il Messia atteso; ma non rispetta il modello che i capi del popolo ebraico si erano costruiti. Infatti gli apostoli, che Gesù aveva portato con sé non comprendono chi egli sia, neppure quando odono la voce del Padre che conferma il ruolo di Gesù.
Infine Gesù è colui che è venuto nel mondo per compiere la volontà del Padre e non per ricevere la gloria dagli uomini. Ecco perché egli esige il segreto da Pietro, Giacomo e Giovanni riguardo all’evento della sua trasfigurazione che è un anticipo della sua risurrezione.
Meditatio
La trasfigurazione del Signore è un anticipo della sua risurrezione. Con la trasfigurazione si sottolinea come il Dio d’Israele approvi la vita è l’opera di Gesù di Nazareth: i trent’anni di vita da persona qualunque in una famiglia qualsiasi; il suo condividere la vita con persone che erano ritenute ai margini del popolo ebraico: pastori, pescatori, pubblicani, prostitute e qualunque persona in povertà. Gesù, secondo il Dio d’Israele è il Messia atteso. Per questo la corsa al prestigio alla ricchezza, al voler conservare i propri posti a qualunque costo, sono condannati dalla vita di Gesù. Infine Gesù c’insegna che il vero mistico è colui che, seguendo il suo esempio, tiene segrete le esperienze mistiche e non ne fa teatro, per farsi la fama di santità davanti a folle ignoranti e ingenue e per arricchirsi.
Buona domenica.
Prima lettura
Dn 7,9-10.13-14
Dal libro del profeta Danièle
Io continuavo a guardare,
quand’ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
Salmo responsoriale
Sal 96
R.: Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.
Seconda lettura
2Pt 1,16-19
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.)
Vangelo
Mt 17,1-9
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
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