Esodo 34, 4 – 6.8 – 9
Salmo Daniele 3,52-56
2Corinzi 13,11-13
Giovanni 3,16-18
Lectio
Tutto ciò a cui si riferisce il termine “mondo” nel Nuovo Testamento è percepito come antitesi al Vangelo.
Eppure, l’autore del quarto vangelo puntualizza come Dio, con l’avvento di Cristo: incarnazione morte e risurrezione, abbia manifestato il suo amore incondizionato all’umanità. Questi è la stessa persona che si è manifestata a Mosè al Sinai, quando questi ricevette la Legge.
Cristo fondando la chiesa, il nuovo popolo di Dio, comunica che il Dio dei patriarchi è uno in tre persone: unità nella diversità come ricchezza. Infatti San Paolo invita la comunità cristiana di Corinto a manifestare nella concordia questa unità nella diversità.
Meditatio
Non è semplice parlare su la Santissima Trinità. Però si può centrare la nostra meditazione sul fatto che Dio è unità nella diversità. Cioè: il Padre non è il Figlio e lo Spirito Santo non è né il Padre e né il Figlio. Eppure tutti e tre vivono per compiere la stessa volontà che è quella del Padre, molto ben definita nel brano evangelico.
Spesso si è tentato di comprendere la vita della Trinità in modo astratto, con il risultato che questa finisse tra le cose inutili ed incomprensibili. Invece se partiamo dall’esperienza concreta che si attua nella vita quotidiana, possiamo cercare di riuscire a comprendere la vita all’interno della Trinità.
Prendiamo esempio dal matrimonio cristiano. Certo è importante pensare ad una coppia che cerchi di vivere il Vangelo. Quindi non ad una coppia che non sia credente e neppure una coppia di cristiani bigotti o integralisti.
In questa coppia si vive sapendo che tra uomini e donne si è diversi come è diverso un libro da una scarpa. Ognuno dei coniugi dei coniugi sa che l’altro è il suo primo prossimo e, insieme a lui dovrà servire la Chiesa, come coniuge e poi come genitore. Allora ognuno, nella coppia si preoccuperà di conoscere la psicologia dell’altro per renderlo felice. Esempio: sappiamo che una donna si sente amata se è ascoltata dal marito e se può condividere, insieme a lui, tutto ciò che accade quotidianamente
Ecco l’esempio di due persone fondamentalmente diverse che diventano una persona sola nel Signore nell’amore che è ascolto, condivisione nella gioia e nel dolore e tenerezza. Permettetemi: se i nostri matrimoni avessero seguito questa strada, il matrimonio cristiano sarebbe risultato un traguardo per molti giovani. Invece la routine del si è sempre fatto così ci ha portato dove ci troviamo oggi…….è ancora si fa molta fatica a cambiare l’itinerario sacramentale, per paura di perdere i pochi rimasti, mentre non si comprende che, continuando a battere le stesse strade sarà sempre peggio.
Buona domenica.
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