L’idea è semplice come il Vangelo: disponi di una casa? Offrila a chi non l’ha! Accogli il povero nella tua casa, sentine l’odore tutti i giorni, fa’ in modo che sia il primo che incontri  varcando la  soglia di casa tua quando rientri!  Non prendere il tuo cibo e non ritirarti nella tua stanza senza che egli sia accanto a te.

In questo spirito i Missionari Vincenziani d’Italia hanno voluto ristrutturare l’ultima parte ancora diroccata dello storico complesso conventuale della Pace in Chieri per mettere a disposizione un pezzo della loro casa e dar vita ad una struttura che accolga chi la casa non ce l’ha, se ne prenda cura, riconosca e valorizzi le sue capacità a risorse, si preoccupi di accompagnarlo verso un miglioramento della sua situazione.

Per realizzare questo i Missionari si sono alleati con le associazioni di volontariato, le istituzioni e le forze della società civile.

Le idee fondamentali che hanno guidato la progettazione sono state di offrire una casa dove poter vivere una vita buona fatta di affetti e di relazioni piuttosto che un semplice ricovero, di lavorare per giustizia e non per beneficenza, attraverso l’accoglienza, l’ascolto, il lavorare insieme, la promozione di rapporti umani, la condivisione.

Dopo un lungo lavoro comune Giovedì 23 Maggio 2016 si è giunti finalmente all’inaugurazione della Zattera della Pace, cui sono intervenute oltre 100 persone a rappresentare le associazioni di volontariato, le istituzioni, le forze dell’ordine, la scuola, il mondo ecclesiale, la stampa, gli abitanti della Zattera, amici, semplici cittadini.

Hanno dato voce ai Missionari Vincenziani il P. Gherardo Armani che ha svolto la funzione di moderatore e padrone di casa, il P. Giuseppe Turati segretario generale della Congregazione e latore di un messaggio del superiore generale P. G. Gregory Gay,  il P. Nicola Albanesi visitatore della provincia italiana.

L’arcivescovo di Torino S.E. Mons. Cesare Nosiglia ci ha fatto il dono della sua presenza e del suo intervento e incoraggiamento. Sono quindi seguiti gli interventi del sindaco di Chieri dott. Claudio Martano, di Eliana Vergnano presidente del Gruppo di Volontariato Vincenziano S. Maria della Scala Duomo di Chieri  e di Cristina Piovano operatrice della cooperativa sociale “Esserci” incaricata dell’accompagnamento. Ha concluso il Dott. Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana.

Gli interventi hanno espresso i loro auspici e messo l’accento sui concetti chiave che dovranno orientare il cammino appena impostato.  Questa piccola opera che potrà accogliere dodici persone, è il segno di un viaggio che la comunità ha intrapreso e deve e vuole continuare.  E’ un segno che deve essere sviluppato, moltiplicato ed esportato.  Sia parte di un processo che porta alla crescita umana di tutti:  in primo luogo dei più fragili cui si rivolge, ma anche di chi lavorando continua ad imparare la bellezza dello stabilire relazioni e del mettere in comune i carismi e le specificità, del praticare un amore incarnato fatto di gesti e di scelte impegnative, del nutrire e rendere effettiva la speranza.   Sia esempio di sussidiarietà.   Sia testimonianza del Vangelo: “Ero straniero e mi avete ospitato …”

Dopo la benedizione di rito impartita dal nostro Vescovo, è stata una bambina a tagliare il nastro.  Questo è vero simbolo di futuro, di cammino appena intrapreso, di speranza.  Brava Sabina!

Un momento dell’inaugurazione