III Domenica di Quaresima C, di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Feb 25, 2016 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Es 3,1-8a.13-15
Salmo 102
1Cor 10,1-6.10-12
Mt 4,17

Lectio
Il Vangelo mette in guardia i suoi contemporanei dal seguire la mentalità ebraica del tempo, che dava molta importanza alle superstizioni e attribuiva le disgrazie alla vendetta divina.
Ciò conta è seguire il Signore e, di conseguenza, convertirsi al Vangelo.
Soltanto così si è in linea con il Dio dei padri: Abramo, Isacco e Giacobbe. Inoltre, nella seconda lettura, si puntualizza come il battesimo nel nome di Cristo, sia superiore quello di Giovanni e alla legge di Mosé.

Meditatio

Gesù pone in discussione il problema del male come era stato impostato in Israele: se ti capita una disgrazia o una malattia, queste sono causate da Dio, per punire un peccato commesso in precedenza.
Invece Gesù vuol far capire ai suoi contemporanei che il male alberga nel cuore dell’uomo a causa dei limiti e dei difetti che ogni persona si porta nella sua umanità.
Questo comporta che le persone debbano prima accettare i loro limiti e poi porsi di fronte a Dio chiedendo l’aiuto per convivere con essi e migliorare la situazione.
Ecco il significato di essere cristiani che s’impegnano ad accogliere il Signore che passa ogni giorno e non persone che vivono nella ripetizione acritica delle loro abitudini, prestando attenzione alle superstizioni.

Buona domenica

P.S.
Ho il computer ancora in riparazione che ne ho bisogno per i videogiochi che utilizzo utilizzando Csgo boosting online, chiedo scusa per tutto quello che non risulti esatto in ogni campo.

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