Genesi 3,9-15.20;
Salmo 97;
Efesini 1,3-6.11-12;
Luca 1,26-38
Lectio
Le narrazioni riguardanti l’infanzia di Gesù, incluse nei vangeli di Luca e di Matteo, non sono storia, ma teologia. Questo significa che gli autori sopra menzionati sono soprattutto interessati a centrare l’attenzione dei destinatari dei loro scritti su un punto: chi è colui che è nato?, piuttosto su come è nato Gesù.
Questo si può facilmente dedurre, se noi confrontiamo lo schema della nascita con quelli delle grandi nascite dei personaggi che hanno segnato la storia d’Israele: Isacco, Sansone, Samuele, Giovanni Battista. In tutte quelle vicende vediamo come da una coppia o una donna in difficoltà, che si affida al Signore, questi concede un figlio che sarà grande in Israele.
Ricordiamo il vangelo quando dice i primi saranno ultimi e gli ultimi i primi.
In questo contesto Maria è il modello del cristiano che ascolta la Parola, la medita nel suo cuore e la mette in pratica.
Inoltre le vicende delle grandi nascite ci ricordano che, quando l’uomo prende le distanze dalla parola di Dio la sua vita è in pericolo, perché i rapporti con gli altri e con la realtà, rischiano sempre di porre al centro se stesso o l’interesse personale o comunitario (1 lettura).
Meditatio
Chi è colui che è nato? È colui che ha scelto volontariamente di vivere una vita nascosta. E nato in una famiglia comune, una famiglia simile alle nostre, che viveva del frutto del lavoro, inserita nel proprio paese. Gesù ha voluto vivere la vita delle persone qualunque come noi e questo per trenta lunghi anni!!!
Anche Maria e Giuseppe hanno condiviso con Gesù la vita familiare.
La santa famiglia incarna la vita dell’uomo nuovo è l’antitesi della famiglia di cui parla il libro della Genesi, in cui al centro non c’è, come nella santa famiglia la preoccupazione di compiere la volontà del Padre, ma al centro c’è interesse individuale: il voler essere al primo posto.
Maria invece è colei che incarna il cristiano impegnato a compiere la volontà del Padre, ad essere operaio nel campo del Signore, per essere l’ultimo affinché il Primo sia al centro.
Questo serve per riconoscere i veri da i falsi profeti.
Quando sento dire: quella persona parla molto bene! Hai visto è sul giornale tale o tal altro….!! Ecco questo non significa nulla, lo dice anche Paolo, quando parla dei predicatori migliori di lui. Ma anche il vangelo, quando afferma: non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno, ma…
Per vedere se un cristiano è servitore, dobbiamo accuratamente accorgerci se è una persona che crea comunione, cioè se costruisce la chiesa, oppure se, quando compie il ministero, al centro, c’è sempre lui. Dobbiamo vedere se si tratta di un cristiano che unisce, oppure se è un cristiano che divide.
Maria ci aiuti a riconoscere i veri profeti, perché i falsi profeti – all’interno della chiesa – sanno come confondere gli sprovveduti….ricordiamo che anche Hitler e Mussolini sapevano parlare eccome sapevano parlare e ingabbiare le menti e solo pochi sapevano vedere oltre…….erano i veri profeti, che oggi ricordiamo.
Buona solennità dell’Immacolata.
Prima lettura
Gen 3,9-15.20
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Salmo responsoriale
Sal 97
R.: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Seconda lettura
Ef 1,3-6.11-12
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Vangelo
Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
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