Genesi 9,8-15;
Salmo 24;
1Pietro 3,18-22;
Marco 1,12-15
Lectio
La parola alleanza nella sacra scrittura ha questo significato: Dio che si auto comunica all’uomo e questi risponde con la fede e l’obbedienza alla sua Parola.
Dio stipula con Noè un’alleanza. Noè è figura del giusto, per il quale Dio decide di far continuare la natura umana e di conseguenza gli animali e tutto il resto.
Ricordiamo che la teologia ebraica sosteneva la tesi che la causa del male nel mondo era una conseguenza del peccato compiuto dall’uomo. In questa prospettiva erano lette le catastrofi metereologiche, come ad esempio le inondazioni, molto frequenti a quel tempo. Infatti non esistevano glia argini dei fiumi e neppure le golene. Però, dopo qualsiasi tipo di calamità la natura riprendeva il suo corso e anche l’uomo. Perché? La teologia ebraica rispondeva che Dio non distruggeva il mondo per merito dei giusti. I giusti erano quelle persone che cercavano di compiere la volontà di Yavhé. Gesù di Nazareth, sarà il giusto per eccellenza. Sodoma e Gomorra sono rase al suolo perché in quelle città non si è trovato alcun giusto. Anche questa è una ragione teologica, per giustificare la fine di quelle città.
Infatti non dobbiamo dimenticare che i primi cinque libri della Bibbia, chiamati Pentateuco o la Legge (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio [= seconda legge]), non sono libri storici, ma teologici, Cioè che intendono rispondere alla domande fondamentali dell’umanità: chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo e, perché nel mondo c’è il male?.
Meditatio
Il vangelo ci mostra il Cristo che, a differenza del popolo ebraico nel deserto, in fuga dall’Egitto, non cede alla tentazioni dell’apparire, dell’essere potente e dell’essere considerato dai grandi del suo mondo.
In questo tempo quaresimale, potremo verificarci su questo: seguo veramente Gesù? Anche nella sua passione? Anche quando è stato sbeffeggiato, quando ha perso la fama, ogni rispettabilità?
Sono un cristiano che tiene molto alla fama? Se così fosse, mi sono chiesto qualche volta il perché? Ho da nascondere qualcosa, che se venisse alla luce cambierebbe la mia vita radicalmente?
Posso dire che ogni giorno cerco di perdere la mia vita al seguito di Cristo? Prendendomi cura di coloro che non hanno voce, di coloro che non sono considerati? Sono un cristiano che ci mette la faccia, oppure il solito clerical diplomatico che, sistematicamente lo si trova dalla parte del più forte?
In Quaresima verifichiamoci per vedere se, abbiamo incontrato il Cristo morto e risorto, oppure nella chiesa esplichiamo delle funzioni che abbiamo imparato a memoria e che ogni tanto sostituiamo qualche pezzo, perché c’interessa fare bene, crearci la fama ecc….?
Buona domenica.
Prima lettura
Gen 9,8-15
Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».Dio disse: «Questo è il segno dell’alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l’arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne».
La nuova alleanza, quella stipulata da Dio con l’umanità, tramite l’incarnazione, la passione, la morte e la risurrezione di Cristo, va oltre a quella antica: nella nuova alleanza Cristo muore per gli ingiusti, cioè per coloro che, a causa delle loro infedeltà nei confronti di Dio, meriterebbero, secondo la teologia ebraica, di essere agnentati. Invece il Signore Gesù, con il suo esempio ci fa scoprire il vero volto di Dio: quello del Padre.
Salmo responsoriale
Sal 24
Rit.: Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Seconda lettura
1Pt 3,18-22
Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.
Vangelo
Mc 1,12-15
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
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