Prima domenica di Avvento B Di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Nov 28, 2014 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Isaia 63,16-17.19; 64,2-7;
Salmo 79;
1Corinzi 1,3-9;
Marco 13,33-37

Nota

Questa è la prima Lectio che vi giunge da Grosseto. Infatti da lunedì scorso sono parte della comunità dei Missionari di san Vincenzo de’ Paoli di Grosseto. Qui i miei confratelli reggono la Basilica del Sacro Cuore (12.000 ab.) dovrebbe essere la parrocchia più popolosa della città, oppure la seconda.
La mia Congregazione serve questa comunità parrocchiale, sino dalla sua costituzione, che è avvenuta nei primi anni ’50.
Attualmente la comunità dei missionari vincenziani è composta da quattro preti: il P. Francesco Gusmeroli, che è il più giovane ( 2 anni di ordinazione); il P. Egidio Stefani, il P. Giancarlo Silveri e il sottoscritto che dal 7 dicembre prossimo dovrà servire la comunità parrocchiale, come parroco, mentre – dal 15 novembre – i confratelli come superiore.
In parrocchia c’è anche una comunità delle nostre sorelle: le Figlie della Carità.
Chiedo a tutti una preghiera perché, noi e loro, si possa esprimere nel lavoro parrocchiale la comunità che serve la Chiesa nello spirito dei fondatori: san Vincenzo e santa Luisa.
Vi ringrazio di cuore.

Lectio

Ricordiamo, per l’ennesima volta, un concetto fondamentale: la prima generazione cristiana era convinta di essere testimone della fine del mondo. Sapendo questo si comprende il brano del vangelo proposto per questa domenica.
Inoltre è necessario ricordare che l’ambiente in cui vengono redatti i vangeli è quello della persecuzione che i capi del popolo ebraico avevano scatenato contro la prima comunità cristiana.
Il vegliare per il cristiano è il saper cogliere la presenza del Signore negli avvenimenti della storia e nel volto dei fratelli.
Isaia, invece, ricorda al popolo d’Israele che, siccome non ha saputo vegliare, ora si trova in esilio. Questo, nella mentalità dell’Antico Testamento, che troviamo anche negli ebrei del tempo di Gesù era radicata: se non compi ciò che Dio vuole egli ti castiga.
San Paolo sottolinea come, in una comunità ben stabilita, lo Spirito Santo susciti i vari carismi, per edificarla sempre di più, al servizio del mondo.

Meditatio

Oggi inizia il nuovo Anno Liturgico 2014 – 2015. In che cosa consiste l’Anno Liturgico? Si tratta di quel periodo di tempo che inizia con la prima domenica di Avvento e termina con la domenica 34ma del Tempo Ordinario in cui celebriamo la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo.
In questo periodo il cristiano verifica, attraverso la successione delle varie scansioni: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Tempo ordinario, la sua sequela a Cristo Signore, perché ogni anno questa percentuale dovrebbe essere sempre più alta.

Iniziamo il nostro nuovo cammino seguendo l’Anno liturgico.

Il Tempo di Avvento:

nelle quattro settimane del Tempo di Avvento siamo chiamati a verificare se vegliamo per accogliere il Signore che viene. Ma quando il Signore viene?

Il Signore viene ogni giorno.

Dove ? nel volto dei fratelli, specialmente in coloro che sono in difficoltà.

Verifica: in quale percentuale sto accogliendo il Signore?

Buon avvento e buona domenica.

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