Ventitreesima domenica del Tempo Ordinario A Di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Set 5, 2014 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Ez 33,1.7-9;
Sal 94;
Rm 13,8-10;
Mt 18,15-20


Lectio

Il tema trattato dalla parola di Dio di questa domenica e la correzione fraterna. Il vangelo insegna alla sua comunità, quale metodo seguire per correggere colui che sbaglia: prima ammonirlo in privato e poi di fronte alla comunità, rappresentata in un primo tempo solo da alcune persone e in un secondo tempo, se fosse necessario dall’intera comunità.

Il problema sorge nell’interpretare l’ultima parte di questo discorso quando, come comportarsi di fronte al fratello che persiste nel suo stato di colpa? Sia per te come un pagano e un pubblicano! L’integralismo cattolico conclude: buttalo fuori! Emarginalo. Questo comportamento è attuato anche per molto meno…invece il vangelo con i termini pagano e pubblicano intende che il cristiano si trova di fronte a dei piccoli del vangelo. Questi non sono i bambini, sono tutti coloro che fanno più fatica degli altri a seguire il Signore. Queste persone vanno affidate alla misericordia di Dio, perché solo il Padre, che parla nel cuore di tutti, sa come fare per condurli a se.

Meditatio

Quante volte noi cristiani e anche noi Chiesa ci sentiamo inadeguati per condurre a Dio i piccoli. Mi è capitato spesso di ascoltare genitori, nonni preoccupati perché i loro figli o i loro nipoti non partecipano più alla messa domenicale, oppure convivono, o sono divorziati e risposati ecc…
Io ho sempre risposto: affidateli alla misericordia di Dio, perché solo Lui sa come fare per portare loro in paradiso.
Affidare alla misericordia di Dio, non significa andarsi a raccomandare, sperando di ottenere quanto si chiede. Significa essere certi che il Padre, che a loro vuol bene come a figli, sa come fare.

Per noi chiesa, questo ci deve rasserenare: è lo Spirito che ci conduce, noi siamo solo manovali nel suo cantiere, siamo ai suoi ordini! Proprio di fronte a situazioni come quella descritta la chiesa spesso si trova impotente: come fare? Che cosa dire? M se noi siamo certi che il Padre ama queste persone, che lo Spirito santo parla nel loro cuore, troveremo le parole e i mezzi, perché sarà lo Spirito a servirsi di noi ed a lavorare per mezzo di noi, o anche senza di noi, per portare in paradiso anche questi fratelli e queste sorelle.

Buona domenica

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