At 12,1-11;
Sal 33;
2Tm 4,6-8.17-18;
Mt 16,13-19
Lectio
La risposta alla domanda che Gesù pone ai suoi discepoli è quella della comunità cristiana che riconosce la signoria di Cristo. La stessa comunità, che nel vangelo è rappresentata da Pietro, è fondata sulla roccia che è il Cristo risorto, per questo, quando la Chiesa seguirà la volontà del Padre non dovrà temere nulla, neppure il carcere o la morte, perché la sua vita è fondata sulla roccia che è il Cristo. Ecco il senso del brano degli Atti degli apostoli: Pietro è liberato dal carcere, la chiesa supera le difficoltà, perché è condotta dallo Spirito santo. Questo concetto è espresso anche nella seconda lettura, che tratta della prigionia di Paolo, che terminerà con la decapitazione dell’Apostolo, com’era uso per coloro che, come Paolo, erano cittadini romani e quindi dovevano subire la condanna a morte per decapitazione e non la mediante la crocifissione con cui morivano gli schiavi.
Meditatio
Gli apostoli rappresentano la Chiesa, non come gerarchia, ma piuttosto come popolo di Dio. Il numero 12 è, nella cultura ebraica simbolo del popolo d’Israele fondato su 12 tribù. Per questo Gesù ha raccolto intorno a se 12 persone, perché intendeva costituire un nuovo popolo di Dio. Questo i capi d’Israele lo hanno compreso all’istante e sappiamo che fine ha fatto Gesù di Nazareth.
La chiesa, per essere tale deve compiere la volontà del Padre, questo avviene perché al suo interno ci sono i profeti, si tratta di cristiani che sanno leggere i segni dei tempi (= comprendere la volontà del Padre e cogliere il Signore che passa).
I profeti di ogni tempo nella chiesa, comprendono di essere esecutori del progetto dello Spirito Santo, ecco perché non temono di perdere la faccia, di perdere la fama, di essere isolati ecc….
La chiesa procede lungo i secoli grazie a questi profeti, che seguono i passi degli apostoli.
Con la venuta di papa Francesco questo si vede chiaramente, ma i profeti c’erano anche nel periodo oscuro che ha preceduto la sua elezione.
Buona domenica
Ss. Pietro e Paolo, apostoli solennità di p. Giorgio Bontempi c.m.
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