Prima domenica di Quaresima a di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Mar 8, 2014 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Genesi 2,7-9; 3,1-7;
Salmo 50;
Romani 5,12-19;
Matteo 4,1-11

Lectio

Il vangelo paragona la prima coppia e il popolo ebraico durante l’esodo dall’Egitto verso la terra promessa con la vicenda di Gesù di Nazareth. Egli non cede alla tentazione di allontanarsi dal compiere la volontà del Padre. Invece, sia i progenitori, che il popolo di Dio, cedono alla tentazione. infatti Adamo ed Eva sono figura di tutte le persone che seguono l’illusione della grandezza, della potenza, del voler impostare la loro vita secondo criteri che non sono conformi alla volontà del Padre. Invece il popolo ebraico, durante l’esodo nel deserto, rappresenta tutti coloro che, per paura o per timore di compiere “cose strane” quando si è sempre fatto così, non si fidano del Signore nella persona dei suoi profeti. Naturalmente quando l’uomo si allontana dalla volontà del Padre costruisce la sua rovina.

Meditatio

Nella sacra scrittura il numero 40 è simbolo del cammino che una comunità o una singola persona compie verso Dio.
Ecco perché è stato scelto il numero 40 per preparare la comunità cristiana a vivere la Pasqua: Cristo morto, sepolto e risuscitato.

Il numero 40 è simbolo del cammino quotidiano che il cristiano compie per cercare che cosa il Padre desidera da lui. Non solo per quanto concerne la scelta del servizio da prestare all’interno della chiesa: sposo/a, prete, diacono, monaco/a, suora ecc…, ma anche ogni giorno, nelle piccole cose. Seguire la volontà del Padre è saper riconoscere in ogni persona il volto del Risorto.
Compiere la volontà del Padre è aver il coraggio di prendere decisioni che minano alla base il sistema del ” si è sempre fatto così” e saperne subire le conseguenze…..!
È nella volontà del Padre che si scopre la gioia profonda dell’essere cristiani. È nel compiere la volontà del Padre che si mantiene quella serenità di fondo, anche di fronte alle delusioni, ai tradimenti compiuti da cristiani.

Gesù è di esempio: lui è la figura dell’uomo che vince la tentazione del potere, del possesso e anche di servirsi di Dio per raggiungere i propri scopi.

Gesù è figura di colui che serve, non per la propria gloria, o per arricchire la propria immagine  e aumentare la fama…ma per essere il servo del Padre, colui che ci indica l’unica strada affinché la vita umana divenga degna di essere vissuta: compiere la volontà del Padre sapendo di essere servi inutili.

Buona domenica.

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