Lv 19,1-2.17-18;
Sal 102;
1Cor 3,16-23;
Mt 5,38-48
Lectio
Il brano del vangelo che è proclamato in questa domenica pone in luce come, nella comunità cristiana, l’amore del prossimo sia fondamentale per testimoniare la sequela a Cristo. il prossimo, per il vangelo, a differenza di quanto è scritto nella Legge mosaica, è ogni persona: cristiano, ebreo, mussulmano: l’importante è che sia una persona. Ma vangelo va oltre e afferma che un cristiano, se vuole dirsi tale deve amare anche coloro che gli hanno fatto del male o che continuano a fargliene. Perché il cristiano e la comunità cristiana, devono seguire l’esempio che Cristo ci ha offerto durante la sua passione.
Meditatio
Questo brano del vangelo sottolinea come Cristo sia il compimento della Legge di Mosè, perché egli la supera. Infatti Gesù propone ai cristiani non solo di amare tutti, ma di amare anche i nemici.
Sono consapevole che questo non è per nulla facile. infatti ci vuole coraggio ad amare coloro che ci hanno fatto del male. Non pensiamo a cose grandi, ma pensiamo a quel male quotidiano che si attua nelle relazioni all’interno delle nostre comunità parrocchiali, all’interno dei nostri gruppi ecclesiali.
Amare i bugiardi, i paurosi, gli arrivisti, quelle persone che, essendosi costruita una fama, abusano dei poveri e degli indifesi, perché sanno che sarà la loro fama a salvarli di fronte alle autorità civili ed ecclesiali, che con superficialità, pregiudizi e pre comprensioni affrontano tali situazioni.
Lo ripeto: amare questi fratelli che danneggiano la chiesa non è per nulla facile, parlo per esperienza. Allora che cosa possiamo fare? possiamo fare una cosa molto bella: pregare per loro, perché ascoltino lo Spirito Santo e si rendano conto di come stanno vivendo.
Proviamo a ricordarci, almeno una volta la settimana, di questi nostri fratelli. Pensiamo che forse non hanno avuto le stesse nostre opportunità, per sentirsi amati dal Padre e preghiamo per loro.
Buona domenica
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