Si è svolto lunedì scorso l’incontro tra la Famiglia Vincenziana genovese e il Padre Generale della
Congregazione dei Padri della Missione, P. Gregory Gay c.m.
Il Padre Generale, successore di San Vincenzo de Paoli alla guida della Congregazione religiosa,
è il superiore diretto dei Padri e delle Figlie della Carità, mentre per la Società di San Vincenzo de
Paoli e i Gruppi di Volontariato Vincenziano rappresenta un punto di riferimento molto importante.
Si è parlato della Famiglia Vincenziana, quale punto di forza per il servizio della carità,
specialmente in questo periodo in cui i morsi della crisi economica si fanno sentire, ma soprattutto
per le dannose conseguenze che possono generare sull’intero tessuto sociale delle nostre città.
Proprio per far fronte a tali conseguenze economico-sociali, sono stati presentati alcuni servizi
svolti dalla Famiglia vincenziana che si affiancano a quelli più tradizionali della visita domiciliare e
del sostegno alimentare.
I rami della Famiglia Vincenziana hanno presentato i loro servizi: dalla storica mensa cittadina per
persone senza dimora del Fassolo, al doposcuola Pennaccino, dalla Colazione del povero, al Giro
del Sabato sera (per persone senza dimora), al Punto Valpolcevera per il sostegno alimentare. Le
Figlie della Carità di Campomorone hanno presentato la loro casa-famiglia per donne ex detenute,
mentre i Gruppi di Volontariato Vincenziano hanno presentato i servizi della mensa di Sarzana
(SP).
La Famiglia Vincenziana partecipa anche ad altri progetti, ove collabora con altri Enti caritativi
della Città, è il caso dell’Adozione a vicinanza (Caritas e Carige), e il servizio di microcredito
avviato a Lerici.
Le attività vincenziane a Genova sono ben radicate e nel tempo e qualificate nel tessuto cittadino
fin dal Seicento, per quanto riguarda la presenza dei religiosi e delle “dame della carità”; mentre
dalla seconda metà del 1800 sono attive le Conferenze di San Vincenzo, fondate dal Beato Federico
Ozanam, di cui abbiamo ricordato, proprio quest’anno, il bicentenario della nascita.
Padre Gregory Gay ha esortato, nel corso del suo intervento, alla fattiva e familiare collaborazione
tra le associazioni e le congregazioni che si richiamano al carisma di San Vincenzo de Paoli;
proprio in questo momento storico molto difficile, e ad aumentare la qualità dei servizi in favore
delle persone e delle famiglie.
Inoltre, ha ricordato il dono della Medaglia dell’Immacolata, o Medaglia Miracolosa, ricevuta da
Santa Caterina Labourè, Figlia della Carità, intorno al 1830.
La Madre di Dio, promette la sua vicinanza alle attività vincenziane, chiedendo la nostra fedeltà.
Potremmo pensare che queste promesse venissero fatte nell’imminenza della rivoluzione del 1830,
ma in realtà non c’è una data, ma solo che Ella ci sarà accanto “in tutte le situazioni difficili”…
… Cioè ogni giorno!
Giulio Masi
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