XIII Domenica del Tempo Ordinario, di P. Giorgio Bontempi

da | Giu 28, 2013 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

1 Re 19,16b. 19 – 21
Dal Salmo 15
Galati 5,1.13 – 18
Luca 9,51 – 62


Lectio

Il vangelo vuole esprimere il concetto che, dopo il battesimo, non esiste persona o cosa che si debba anteporre al Signore Gesù.
Infatti, ogni rapporto con le persone e con le cose, per il cristiano, dev’essere improntato sulla logica del vangelo.  Questo concetto è espresso anche da Paolo nel brano, tratto dalla lettera ai Galati, che ci è proposto questa domenica.
Infine il tema della sequela è narrato anche nella prima lettura: è fondamentale seguire il profeta e diventarne discepolo, ma questi può andare a salutare la famiglia, mentre al discepolo di Cristo non è permesso, per intendere che la sequela al vangelo è più importante della sequela dietro agli antichi profeti.

Meditatio

Il brano del vangelo proposto per questa domenica – secondo un ottica preconciliare – sembrerebbe interessare soltanto coloro che hanno fatto una scelta di “speciale consacrazione ” ma esiste una “consacrazione normale” ? E quale sarebbe? Io conosco una sola consacrazione che è quella battesimale, almeno così si evince dalla sacra scrittura. Il resto è ministero: servizio alla chiesa. Ogni cristiano è dunque chiamato dallo Spirito santo a servire la chiesa nel posto a lui assegnato.
Per questo la pericope evangelica in questione è rivolta ad ogni cristiano che, in virtù del proprio battesimo, deve porre Cristo al centro della propria vita e seguire la logica evangelica nel rapportarsi alle persone e alle cose.

Buona domenica

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