Ascensione del Signore Solennità, di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Mag 9, 2013 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Atti 1,1 – 11
Dal Salmo 46
Ebrei 9,24 – 28; 10, 19 – 23
Luca 24,46 – 53


Lectio

L’atteggiamento di Gesù che ascende al cielo, ricalca quello del gran sacerdote che entra nel Santo dei santi. Ricorda come Egli è l’unico e il solo mediatore tra Dio e gli uomini. Infine con l’ascensione il vangelo ritorna sul fatto che Gesù, il Risorto, è tornato in Paradiso, da dove era sceso per compiere la volontà del Padre. Ecco perché, nella prima e nella seconda lettura, si pone l’accento sul fatto che il Risorto è lo stesso che è stato crocifisso e, soltanto attraverso la croce, come conseguenza dell’attuazione della volontà del Padre si giunge alla risurrezione.
Infine, si sottolinea come, dopo l’ascensione, inizia, per la prima generazione cristiana, il tempo dell’attesa del ritorno glorioso del Signore.

Meditatio

La solennità odierna ricorda come il Signore, non più visibile mediante il corpo umano, è lo stesso visibile – in ogni epoca storica – mediante il corpo glorioso.
Che cosa significa? Significa che il cristiano sa, che in ogni persona: buona, cattiva, intelligente, limitata ecc. è presente il Risorto.
Questo è ciò che distingue il buon cristiano dal cristiano che ha incontrato il Risorto.
Il primo tende ad osservare le leggi della Chiesa: i comandamenti, la Messa domenicale, a non compiere peccati gravi ma, non ha incontrato il Risorto, perché nelle situazioni difficili, tenderà ad essere arrivista, a dominare gli altri, ad emergere,cercando di parlare bene di Dio. Dopo l’elezione di questo Papa, mi sento a mio agio, perché anche’egli tocca spesso questi argomenti, ultimamente ha citato gli arrampicatori: si tratta di quelle persone che nel clero, non aspettano altro che subentrare agli altri, per schierarsi con coloro che, con la forza e con l’inganno hanno carpito il potere. Gli arrampicatori….che si drogano con le giornate di qui e di la, ma non vivono con le persone a cui vanno a parlare, anzi le confermano nel loro atteggiamento di corruzione, come scrive papa Francesco nel suo lavoro sulla corruzione.
Tutto il contrario è colui che ha incontrato il Risorto: vive con le pecore, non ha paura di correggerle ed anche di essere da alcune di queste rifiutato, come fu per Gesù, perché ha incontrato il Risorto e quindi non gli interessa altro che seguire Gesù, costi quel che costi.

Buona domenica.

Tags:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

VinFlix

VFO