Epifania del Signore Solennità, di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Gen 2, 2013 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Isaia 60, 1-6;
Salmo 71;
Efesini 3,2 – 3a.5 – 6
Matteo 2, 1-12

Lectio

L’autore del vangelo di Matteo – soprattutto – ma anche quello di Luca adottano il metodo di costruire un fatto attorno ad una profezia. Nel nostro caso la profezia è tratta dal libro del profeta Michea al capitolo quinto versetto 1 e seguenti. Che cosa s’intende dimostrare con questo genere letterario? S’intende dimostrare: che Gesù di Nazareth è il messia atteso, perché di lui hanno profetizzato gli antichi profeti. Ora, coloro che lo hanno rifiutato – il vangelo di matteo è redatto tra il 75 e l’85 d.C. – non costituiscono più il popolo di Dio, questo è stato sostituito da coloro che, come scrive l’autore del quarto vangelo, l’hanno accolto: la comunità cristiana.
Infatti coloro che non l’hanno accolto, tra le varie motivazione che hanno portato c’è quella della predicazione di Gesù di un Dio abbà di tutti i popoli.
Questo concetto è riportato nel vangelo odierno con il simbolo dei magi. Questi rappresentano tutti i popoli della terra, quelli che gli ebrei del tempo usavano chiamare i Gentili (= le genti), coloro che non fanno parte del popolo eletto, persone disprezzabili ecc…
Il vangelo sottolinea il fatto che i pagani compiono lunghi viaggi per vedere e credere nel messia, mentre coloro che gli abitano accanto lo rifiutano e lo uccidono.
Anche qui risuona il detto evangelico gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi.
Infine il concetto dell’universalità del messaggio evangelico risuona, in una certa maniera, anche nella prima lettura, in cui il profeta vede Gerusalemme come la città di Dio in cui alla fine dei tempi, tutti i popoli della terra verranno ad adorare il Dio d’Israele e Gerusalemme raffigura la Gerusalemme celeste che è la chiesa nella gloria di Dio, ma anche la Chiesa che vive sulla terra in cui, ogni uomo è ammesso – tramite il battesimo – a farne parte.

Meditatio

L’universalità: siamo convinti che il Dio predicato da Gesù di Nazareth è il Dio di tutti, è il Dio che ama tutti, è il Dio che ha dato la sua vita per tutti e che desidera ardentemente che tutti entrino nel suo paradiso?
Se così non fosse, dovremmo disfare il presepio, qual’ora l’avessimo allestito nella nostra casa, perché non avrebbe significato: con quale cuore inserire nel presepio le figure dei pastori e dei magi? Con quale cuore adorare il bambino?
Si tratta di segni che significano che il Signore si è manifestato (Epifania = manifestazione) nel mondo vivendo tra gli ultimi della sua società (pastori, pescatori, prostitute ecc..) accogliendo ogni persona, anche i pagani (la donna cananea, il centurione).

Ora, se Gesù si è comportato in questo modo, può un cristiano – pena il rinnegare il proprio battesimo – tenere un comportamento razzista verso gli immigrati? Avere astio verso la Chiesa, perché ha dei comportamenti di misericordia e di carità verso queste persone?
Può un cristiano appoggiare formazioni politiche che osteggiano questi programmi? Come si può – nel giorno del Signore – partecipare all’Eucaristia con verità?
L’Epifania del Signore ci illumini per non farci cadere in situazioni dei menzogna il cui si difende il crocefisso come immagine e poi si caccia il povero in cui il crocefisso vive…..
Buona domenica e buona festa.

ANNUNCIO DELLA PASQUA

Si annuncia alla vostra carità, fratelli carissimi, che, permettendo la misericordia di Dio e del Signore nostro Gesù Cristo, il giorno 31 del mese di marzo celebreremo con gioia la Pasqua del Signore.
® Rendiamo grazie a Dio.

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