Santa Maria Madre di Dio – Ottava del Natale, di p. Giorgio Bontempi c.m.

da | Dic 29, 2012 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Numeri 6,22 – 27
Dal Salmo 66
Galati 4,4 – 7
Luca 2,16 – 21


Lectio

Maria ed i pastori sono il simbolo del cristiano che ascolta la parola di Dio, la medita nel proprio cuore e la mette in pratica.
Maria ed i pastori sono il simbolo delle persone umili, le ultime nella società ebraica: la prima perché donna, gli altri perché esercitavano un mestiere che li poneva a contatto con gli animali, esseri impuri, che trasmettevano loro tale impurità. Per questo erano ritenuti dai farisei, persone maledette da Dio.
Così la benedizione di Dio era su coloro che osservavano la legge di Mosè e non poteva essere estesa ai pastori (1 Lettura). Questa discriminazione è terminata con l’avvento di Cristo che, con la sua incarnazione e il suo vivere come le persone qualsiasi, la sua passione e la sua risurrezione, ci ha manifestato l’amore incondizionato di Dio verso l’umanità (2 lettura).

Meditatio

In questa Ottava del Natale – le due grandi solennità dell’anno liturgico: il Triduo Pasquale e il Natale hanno l’Ottava, otto giorni in cui nella liturgia si ripete la solennità – torniamo a meditare su due figure del presepe: Maria ed i pastori.

Il presepe, come ho già scritto nella meditazione del Natale del Signore, deve ricuperare la serietà originale, quella che era nella mente del suo autore: Francesco d’Assisi.
Per recupero della serietà in tendo che il presepe deve far meditare i cristiani e non solo farsi ammirare, per l’arte e per la fantasia con cui è stato composto.
Il presepe deve far meditare le persone sul vero senso del Natale:

1. Dio è venuto – per amore gratuito – a condividere la vita delle persone qualunque, con tutte le difficoltà e i pericoli che questa comporta. Egli non ha voluto giocare ad essere persona umana. Gesù bambino non era un bambino con il cervello di Dio, ma ha voluto essere in tutto e per tutto un bambino come gli altri!!

2. Gesù ha voluto comunicarci che Dio è Abbà, papà, non il padre padrone, delle famiglie del suo tempo, purtroppo il padre padrone è continuato ad imperversare anche nelle famiglie cristiane per molto tempo…..e oggi paghiamo un conto salato.
Addirittura si era costruito un Dio padre padrone, ricordate il triangolo con al centro l’occhio di Dio? Dio ti vede….!!

3. Gesù ci ha insegnato che coloro che vivono in povertà, nella malattia, nell’ingiustizia a causa della cattiveria umana, sono coloro che sono più amati da Dio. Per questo la comunità cristiana deve assolutamente prendersene cura, pena perdere il senso della sua esistenza.

Auguro a tutti che il 2013 sia vissuto ponendo in atto quanto Gesù, che prima fece e poi insegnò, ci ha manifestato con la sua vita, morte e risurrezione.

Buona fine del 2012 e buon inizio del 2013.

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