XXIII domenica del Tempo Ordinario B
Di p. Giorgio Bontempi c.m.
Isaia 35,4 – 7a
Dal Salmo 145
Giacomo 2,1- 5
Marco 7,31 – 37
Lectio e Meditatio
La lectio della domenica precedente sottolineava come gli ebrei, al tempo di Gesù, fossero convinti che il male entrasse nelle persone dal di fuori. Questa domenica mediteremo sul fatto che la malattia e le sciagure, non sono vendette di Dio per il male compiuto dagli uomini.
Il sordomuto – di cui parla il brano del vangelo che si proclama in questa domenica – era ritenuto un peccatore che, tramite la sua disgrazia, scontava il suo peccato, oppure un peccato commesso all’interno della propria famiglia.
Il vangelo smentisce questa convinzione radicata nel popolo d’Israele.
Gesù guarisce il sordomuto: significa che Dio non si vendica, perché in paradiso può esserci soltanto del bene e la vendetta è male. Avvicinando il sordomuto Gesù indica che Dio ama coloro che soffrono; avvicinando il sordomuto Gesù indica che, nella comunità cristiana i malati, gli ultimi debbono assolutamente essere i primi (cfr. seconda lettura), pena la perdita di credibilità della chiesa.
Gesù guarisce il sordomuto: chi può guarire all’istante un sordomuto? Soltanto Dio, dunque se Gesù di Nazareth ha guarito all’istante un sordomuto significa che egli è Dio.
La guarigione del sordomuto significa anche che la comunità cristiana deve prendersi cura dei bisogni dei poveri, perché in essi c’è il Signore risorto!!
Com’è triste quando si sentono cristiani scagliarsi contro gli emigrati e affermare che non dovrebbero essere fatti entrare nel nostro paese,bensì ricacciati nel loro e….ci sono tra questi cristiani anche di quelli che vengono a messa la domenica, forse non si sono mai chiesti che cos’è la messa, altrimenti se ne starebbero a casa…
Infine il sordomuto è figura di ciascuno di noi, perché finché non saremo in paradiso saremo sempre un po’sordi ai richiami del signore e un po’ muti nel testimoniare il vangelo nei nostri ambienti di vita. Per questo dobbiamo chiedere ogni giorno al Signore che ci doni il dono dell’ascolto e della testimonianza.
Buona domenica
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