Solennità
Di P. Giorgio Bontempi C.M.
Isaia 60,1 – 6
Dal salmo 71
Efesini 3,2 – 3a.5 – 6
Matteo 2,1 – 12
Lectio
Ricordiamo che i vangeli dell’infanzia non sono storia, ma teologia. Allora leggiamo il brano propostoci ricordando questo punto fondamentale.
I capi del popolo ebraico e la potenza politica: Erode, non sono toccati dal fatto che i Magi, che rappresentano i popoli che non appartengono a Israele, si muovono per cercare Gesù.
I capi del popolo ebraico non avevano bisogno di cercare perché ritenevano di aver già trovato tutto, mentre non si rendevano conto, accecati dalla loro prosopopea di non aver trovato nulla.
Quasi a modo di scherno invitano i magi a dir loro che se avessero trovato il messia – tanto pensavano, che non lo avrebbero trovato, anche loro sarebbero andati a vederlo.
I popoli pagani saranno coloro che costituiranno l’ossatura della nuova Gerusalemme, la chiesa, di cui parla la prima lettura.
Meditatio
I Magi, come ho già scritto nella meditazione sul Natale, simboleggiano tutti i popoli della terra.
Nessuno è escluso dal Signore e tutti sono accettati come figli. Dio lascia libero l’uomo di andare ad adorare il Signore, oppure di rifiutare la sua venuta, ma Dio è sempre accanto all’uomo e con grande discrezione lo guida, anche se, alle volte sembra che Dio sia assente, ma ciò accade, non perché Dio è assente, ma soltanto perché l’uomo non coglie la sua presenza.
Perché non coglie tale presenza? I motivi possono essere molteplici, vanno dal rifiuto della caricatura di Dio, che alle volte è stata proposta dai cristiani, alla falsa immagine di un Dio con il quale si debba sforzarci per guadagnarne l’amore, alla fotografia del Dio giustizia infinita, oppure al credere di essere di fronte a un Dio al quale dobbiamo sempre dire come e quando deve operare in nostro favore ….
Il Dio di Gesù Cristo è padre ed ama l’umanità per primo, senza chiederne il contraccambio. Ecco perché preoccuparsi di compiere ogni giorno la sua volontà costituisce la nostra gioia.
Buona festa.
0 commenti