Di p. Giorgio Bontempi c.m.
Isaia 63, 16b – 17.19b; 64,2 – 7
Salmo 79
1 Corinti 1,3 – 9
Marco 13, 33 – 37
Introduzione
La prima domenica di Avvento darà inizio al nuovo Anno liturgico 2011 – 2012.
Che cosa s’intende per Anno Liturgico?
L’Anno Liturgico (= AL) è quel periodo di tempo che inizia con l’Avvento e termina con la 34ma domenica del Tempo Ordinario in cui si celebra la solennità di N.S.G.Cristo re dell’universo.
Ogni scansione dell’AL serve come revisione di un punto fondamentale della vita cristiana.
L’Avvento: il Signore viene, ogni giorno nel volto dei fratelli. Lo accolgo?
Il tempo di Natale (Natale – Festa del Battesimo del Signore): il Signore è nato tra le persone qualsiasi, gli ultimi l’hanno accolto, i primi l’hanno rifiutato. Io so apprezzare la mia vita di persona qualsiasi? Cerco di primeggiare oppure sono contenta di sedere all’ultimo posto: quello di Cristo?
La santa Quaresima (mercoledì delle Ceneri – sabato prima delle Palme): accolgo il dolore dalle mani di Dio?
Tempo di Pasqua (Veglia Pasquale – Pentecoste): sono veramente convinta che Cristo vive, che lo posso incontrare, ogni giorno, nel volto dei fratelli, che la vita non è tolta ma trasformata, che andrò in paradiso, non per i miei meriti e i miei sforzi, ma perché Dio è genitore e mi ama nonostante i miei limiti? Queste certezze sono il fondamento della mia vita cristiana e della mia vita comunitaria?
Tempo Ordinario (Battesimo del Signore – martedì che precede il mercoledì delle Ceneri [1 parte]. Lunedì dopo Pentecoste – Cristo re [2 parte]): rappresenta la vita quotidiana, durante la quale dobbiamo vivere i messaggi che l’AL ci propone ogni anno attraverso le sue parti.
Lectio
Il vangelo c’invita alla vigilanza per accogliere in Signore che viene. La comunità di Marco, vive come la cristianità a lei contemporanea, l’attesa imminente del ritorno glorioso del Signore.
La prima lettura, invece, vive il ritorno dall’esilio in Babilonia come una conferma dell’amore di Dio per il suo popolo nonostante le infedeltà, pagate con l’esilio.
San Paolo rende grazie perché la Chiesa fondata sulla roccia, che è Cristo, procede nel suo cammino, malgrado i propri limiti, verso il Cristo che tornerà nella sua gloria.
Meditatio
La vigilanza è un atteggiamento fondamentale per il cristiano e per la Chiesa. Vigilare per accogliere il Signore che viene, ogni giorno nel prossimo. Questo è il tema sul quale l’avvento ogni hanno c’invita a meditare.
Vigilare su come attuare i decreti del Concilio, vigilare per essere pronti a scoprire un modo per evangelizzare la nostra società occidentale.
Vigilare è gioia, ma anche richiede coraggio e, alle volte, il prezzo della vigilanza è alto: la solitudine e l’incomprensione.
Incomprensione da parte di coloro che affrontano i problemi con superficialità, che misurano la verità con la fama e la notorietà….con il si dice, o con il non si dice…
Ma san Paolo afferma che tutto è spazzatura se misurato con la gioia dell’incontro con Cristo. Colui che è vigile, per vedere quando il Signore passa nelle nostre strade, comprende san Paolo, altri comprendono soltanto la loro vanità.
Buon Avvento
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