Incontro dei Visitatori CEVIM a Celje, Slovenia

da | Mag 26, 2011 | Formazione vincenziana, Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

E’ a Celje, una delle 8 case della Provincia di Slovenia, che i Visitatori di Europa e Medio Oriente (CEVIM) si sono riuniti per il loro incontro annuale, svoltosi tra il 2 e il 6 maggio 2011.

Mancavano solo il Visitatore di Medio Oriente, trattenuto per ragioni di salute, e il regionale del Belgio, che dipende dalla Provincia del Congo. I Visitatori di Barcellona, Salamanca, Saragozza, Madrid, Portogallo, Tolosa, Parigi, Germania, Austria, Napoli, Roma e Torino, Tolosa, Paesi Bassi erano tutti presenti. Germania, Portogallo e la Provincia di Saragozza erano rappresentate dai loro nuovi Visitatori: due giovani confratelli per il Portogallo e la Germania e Padre Catalan-Diaz per Saragozza. Alla fine dell’incontro il Visitatore di Polonia ha espresso la propria gioia per aver condiviso questo incontro con i suoi confratelli: essendo alla fine del suo ultimo mandato, non sarà presente al prossimo incontro.

Hanno accompagnato il lavoro Padre Alvarez, Segretario Generale, e Padre Stanilas Sontag, Assistente Generale, come traduttore Padre Turati (Segretario Generale), anchegli presente. La CEVIM ha inoltre avuto la gioia di avere tre membri della Curia presenti durante i lavori.

La Slovenia è di antica fondazione e, rinata dopo la caduta del muro di Berlino, ha restaurato la sua più casa più antica: Celje è stata trasformata in una casa per pensionati, per conferenze, per l’animazione della diocesi e dei gruppi ecclesiastici. Il 20% delle attività qui svolte sono a favore della Famiglia Vincenziana o della spiritualità vincenziana. La casa ha al proprio interno un ricovero per anziani. La provincia ha inoltre altre due case, a Ljubjana (dove c’è lo studentato che accoglie 120 giovani, accanto alla cappella del Sacro Cuore) e presso la parrocchia di San Jakob, due case in Serbia e una in Macedonia, che lavora all’interno di una parrocchia fondata da francesi con la piccola comunità di cattolici, e ora anche in collegamento con i culti orientale e ortodosso.

E’ parlando della chiusura dell’Assemblea Generale che inizia l’incontro, poiché essa segna il lavoro dei prossimi anni; si è proceduto con il rapporto sulle attività dello scorso anno e l’elezione del presidente, del vice-presidente, del consigliere visitatore permanente e del segretario, secondo le varie riunioni. I membri della CEVIM 2011 hanno votato per il presidente, vice-presidente e per il consiglio permanente, poiché il segretario è stato rinnovato durante l’ultimo incontro, svoltosi nel corso dell’Assemblea Generale.

Come presidente è stato rieletto Padre Brian MOORE (Visitatore d’Irlanda), come vice-presidente è stato eletto Padre Dias Catalan (in sostituzione di Padre Nicolas Albanesi, Visitatore di Roma), e come Visitatore Consigliere Padre Pawel (Visitatore di Slovenia).

Nel rapporto sul lavoro dell’anno, redatto da Padre Claudio Santangelo, nostro precedente segretario generale, egli ha ricordato l’incontro dei confratelli che hanno lavorato con i giovani, incontro preparato dal Visitatore di Tolosa, che si è svolto a Berceau e che ha raggruppato 32 confratelli di 16 delle 19 province della CEVIM. E’ stato messo in rilievo che nessuno dei confratelli che è in questa pastorale lo è a tempo pieno e che, se hanno un incarico che tende in una certa direzione, spesso è per la pastorale delle vocazioni.

Claudio ha “rispolverato” lo stato di preparazione dell’incontro con i confratelli che lavorano nel mondo dell’Islam, incontro richiesto dalla Curia generale e che è la messa in opera di una domanda apparsa durante l’incontro CEVIM 2009 ed espressa in altre due occasioni (uno dei quali l’incontro CEVIM durante l’Assemblea Generale del 2004). L’incontro si svolgerà in agosto in Indonesia e, se si può comprendere che l’Islam indoneisano è differente dall’Islam europeo, si è fatta notare la sorpresa avuta nel constatare la bassa partecipazione dei confratelli iscritti a questo incontro (paragonata al successo del primo incontro di questo tipo, svoltosi in Libano, che ha avuto un alto numero di partecipanti, inclusi confratelli e suore dall’Asia, malgrado le distanze e le differenze alle quali dovevano essere sensibili). Il numero totale dei partecipanti sarà di una cinquantina di persone, contando anche laici e suore.

  • Il rapporto è terminato con la presentazione del nuovo sito web della CEVIM, dove possono essere pubblicati tutti i ritiri che si svolgono nelle varie province, in modo che possano essere partecipati dai confratelli europei che sono interessati a seguirli. La presentazione è terminata invitando i visitatori a comunicare la pagina web delle proprie province perchè possano essere linkate. E’ stato ricordato l’impegno dei confratelli alla partecipazioni agli incontri intorno a specifici ministeri.
  • La SIEV comunica che proporrà due incontri di formazione di tipo universitario su San Vincenzo e Santa Luisa: i visitatori hanno detto che comunicheranno ai propri confratelli le date degli incontri del prossimo anno, per favorire la loro partecipazione.
  • Infine sono cambiate le previsioni degli impegni linguistici sul cambio sistemico: nello spazio italiano la proposta è già molto avanzata e sarà di due giornate, mentre quella di lingua spagnola sarà impostata su quattro giorni. Lo spazio linguistico inglese è ancora in fase di elaborazione.

Due argomenti saranno affrontati durante questo incontro: la formazione permanente e le missioni europee.

La formazione permanente, trattata durante l’Assemblea Generale dello scorso anno , è stata affidata al Consiglio Generale per la redazione di una nuova “ratio formationis” che integri i dati. Padre Stanislas ha spiegato che durante un tempo forte del Consiglio Generale è stata costituita una commissione, che si è già riunita una volta per preparare questo testo di riferimento. La commissione è composta da confratelli di Asia, Africa, America del Sud e, per l’Europa, dal confratello professore all’università cattolica di Ljubjana. E’ quest’ultimo che farà la presentazione della formazione permanente, avendo cura di mettere in prospettiva un nuovo approccio. Egli invita a ritornare alla nozione d’ambizione, non in senso mondano , ma nel suo significato classico di desiderio di riuscita per motivare lo sforzo. Poi ha invitato a sostituire l’insieme del processo nel dialogo con l’autorità, evitando così l’ostacolo che renderebbe l’ambizione al suo senso mondano: dando a tutti di lavorare sull’individualismo invece di fare dei progetti degli strumenti al servizio del bene comune.

Una discussione all’interno delle diverse province ha rilevato quanto la questione della formazione sia una preoccupazione per tutti. Davanti alla difficoltà di prevedere di anno in anno l’entrata di giovani, succede in effetti che cammin facendo le previsioni debbano essere cambiate, poiché i giovani sui quali si era stabilita la possibilità di un seminario interno non è realizzabile, a causa del fatto che i formatori non prestano più i giovani preti per questa tappa, che impegna dentro la CM. Sembra che per queste ragioni si debba rinunciare a organizzare, come era già previsto per l’anno 2011-2012, il Seminario Interno Europeo. Si è tentato di sapere sarà mantenuto in Spagna, poiché ci sarebbero dei giovani provenienti dalla Francia, ma che in questo modo andrebbero a fare il Seminario Interno all’esterno del proprio paese. Il Visitatore di Saragozza ricorda che lascia per quest’anno i suoi due confratelli a disposizione, se sono necessari (i Padri Corpus Delgado et Fernandez). Le province spagnole informano che in questo momento si stanno orientando per coprire tutto il percorso a Salamanca (per quanto riguarda le loro province).

Se si fa fede a ciò che viene detto dagli uni e dagli altri: all’interno delle 18 province d’Europa sono meno di 20 a postulare per prendere la via della Congregazione.

 

Il provinciale di Roma ha fatto la proposta di aprire a Piacenza (nel seminario della fondazione Alberoni) una casa europea di teologia per i seminaristi. Questo permetterebbe di raggruppare alcuni candidati con una cinquantina di seminaristi di altre diocesi d’Italia e d’Europa, insieme con quelli delle tre province d’Italia della CM, offrendo un’esperienza ricca in Europa. Egli informa inoltre che la fondazione Alberoni, che fornisce le borse di studio, avanza la proposta in forma gratuita. L’Ungheria, la Slovenia, la Germania e l’Austria hanno manifestato il proprio interesse. La Polonia ha delle riserve, per via del numero ancora importante di seminaristi che raccoglie, ma trova la proposta interessante. Nel momento in cui non potrà più mantenere la propria struttura per l’abbassamento del numero di candidati (tendenza già constatata), si riunirà agli altri. Le province di Francia dal canto loro, temono che una distanza prolungata dei candidati dalle proprie province, li possa far sentire “stranieri”, rendendo più difficoltoso il loro inserimento con i confratelli.

E’ stata inoltre ricordato il seguito che occorre dare alla formazione destinata alla famiglia vincenziana in Europa. I precedenti incontri della CEVIM avevano mostrato la difficoltà (per diverse ragioni) di fare una sessione su scala europea, e riportato l’idea di fare degli incontri per area linguistica: uno in Italia, uno in Spagna e uno nella zona anglofona. La proposta italiana si svolgerà in ottobre e si svilupperà in due giornate, con una parte sulla formazione a una spiritualità vincenziana contemporanea, l’altra parte a preparare dei demoltiplicatori della formazione permanente.

Per quanto riguarda la questione delle missioni europee: sono state presentate le questioni delle province di Cirillo e Metodio, quella d’Albania, di Turchia e Grecia. Cirillo e Metodio, che avrebbe dovuto costituire un fondo proprio per divenire autonoma, ha bisogno di essere sostenuta ancora per 5 anni dalla CEVIM, con un contributo annuale. Il Visitatore ha detto che se si potesse inviare un confratello, non necessariamente giovane, ma disponibile ad ascoltare e fare l’accompagnamento spirituale, questo potrebbe permettere di assicurare la storia della tradizione vincenziana , poiché la provincia è giovane e non ha anziani. La lingua potrebbe sembrare un ostacolo ma, se il confratello è disposto ad apprenderla, può prendersi del tempo per farlo, in modo da poter assicurare il proprio contributo nella pastorale. Si suggerisce alla Provincia di Cirillo e Metodio di preparare dei documenti scritti, audio-visivi, per far conoscere le proprie attività e i proprio bisogni.

L’Albania, di fondazione italiana, e diventata una missione internazionale, pur essendo tutt’oggi una missione della provincia d’Italia, annuncia che sarà orgogliosa di accogliere un missionario europeo per aiutare il lavoro della missione.

Per la Grecia e la Turchia si evocano le istituzioni francesi e tedesche: prendendo coscienza dell’assenza di suore, si prospetta l’idea di trasformare la casa che avevano in sede di sessioni. Si ricorda che il lavoro educativo sia a San Benedetto, che è in rete con le altre scuole cattoliche, che a San Giorgio, sono veri spazi educativi e di dialogo. Si deve reinventare come rendere di nuovo dinamiche le possibilità di servizio delle missioni dei giovani volontari, oppure prendere altre iniziative.

Come vediamo, le questioni sono molteplici e complesse, le ricerche condotte dalle diverse province d’Europa mostrano la difficoltà, e allo stesso tempo che le molteplici idee che si mettono in opera per aprire delle vie, rivelano le molteplici sfide che incontriamo.

L’appuntamento per il prossimo incontro CEVIM è fissato per il prossimo anno a Saragozza, la seconda settimana dopo Pasqua.

Bernard Massarini c.m., le 9.5.2011.

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