Michele Mangano (AUSER di Auser risorsAnziani) si esprime in merito al Decreto cosiddetto “MILLEPROROGHE”: 5 PER MILLE E SOCIAL CARD, COSI’ NON VA!
Il Decreto Milleproroghe che, secondo l’impegno assunto dal governo nazionale dopo la manifestazione del Forum, doveva ripristinare per intero le risorse destinate al 5 x 1000, ha risolto solo parzialmente il problema.
Perché, se è vero che la cifra destinata al finanziamento del 5 x1000 è tornata a 400 milioni di euro, è anche vero che si mantiene il vincolo di destinazione di 100 milioni per le associazioni impegnate nella SLA.
Dunque, nella sostanza, rimane una oggettiva diminuzione delle risorse per finanziare lo strumento di sussidiarietà fiscale che non può essere accolta positivamente dalle associazioni di volontariato aventi diritto a raccogliere i fondi del 5 x 1000.
Vi è, poi, un altro punto posto nel decreto Milleproroghe che desta non poche perplessità e riguarda la singolare trovata circa il ripristino della Social Card come strumento di contrasto alla povertà. Nonostante li fallimento della passata edizione, si ripropone una scelta che quest’anno subisce una variante pericolosamente discriminatoria.
Nel Milleproroghe, infatti, le risorse per finanziare la Social Card vengono destinate ai comuni ai quali viene imposto di scegliere le “associazioni caritatevoli” che dovranno di fatto gestire tale strumento. La selezione delle associazioni dovrà avvenire secondo un criterio vincolante, posto nel decreto nazionale, che riguarda le attività di mensa che le associazioni caritatevoli svolgono sul territorio nazionale. Manca solo il nome e cognome delle associazioni da scegliere!
Si comprende bene come tutto questo rappresenta una scelta di parte a favore di alcune associazioni nazionali di volontariato che non si può assolutamente accettare e che critichiamo apertamente perché essa appare fortemente discriminatoria nei riguardi delle altre associazioni; lesive dell’autonomia di scelta dei comuni; arrogante da parte di chi la propone che, soprattutto in occasione dell’Anno Europeo del Volontariato, dovrebbe essere più rispettoso delle prerogative del volontariato; dovrebbe aiutarlo a crescere in una logica di cooperazione e di rete senza fomentare discriminazione e divisioni.
Chiediamo una ferma presa di posizione del Forum del Terzo Settore sull’argomento.
Fonte: www.vita.it
0 commenti