Epifania del Signore
p. Giorgio Bontempi c.m.
Isaia 60, 1 – 6
Salmo 71
Efesini 3,2 – 3.5
Matteo 2,1 – 12
Lectio
Le letture proposte per celebrare la solennità della manifestazione del Signore all’umanità (= Epifania), svolgono sotto vari aspetti il tema dell’universalità: Dio è il Dio di tutti, non soltanto dei buoni, dei fedeli, dei praticanti, ma anche di coloro che fanno fatica a seguirlo, di coloro che lo avversano perché non lo conoscono.
Il brano di Isaia immagina Gerusalemme, la città santa, al centro del mondo. Verso di essa convergono tutti i popoli della terra, perché è l’amore di Dio che le ha dato tale splendore.
Matteo, invece indica, nella figura dei Magi tutti i popoli della terra (= i pagani), questi erano disprezzati dagli ebrei perché ritenuti razza inferiore, perché non circoncisi. Ora, i non circoncisi cercano Gesù e lo riconoscono come Messia, mentre Erode e il popolo eletto lo rifiutano!
Il vangelo vuol anche far capire che, essendo il popolo ebraico nella condizione del rifiuto, non gli è concesso neppure di vedere il bambino.
Invece la nuova comunità, il nuovo popolo di Dio del quale tutti possono far parte – tramite il battesimo -, non solo potrà parlare faccia con Dio ma, tramite la predicazione del Cristo, può chiamare Dio con il nome di Padre!
Meditatio
Il tema dell’universalità, dell’uguaglianza, dell’amore di Dio verso ogni persona oggi è tornato ad essere di una importante attualità.
Infatti, specialmente in Europa e anche nel nostro Paese, stanno ottenendo consensi formazioni politiche che si orientano verso il settarismo, verso il concetto di razza…..
Tale formazioni politiche svantaggiano i poveri, cercano di eliminarli, di respingerli. Ma, si potrebbe obiettare: non possiamo accogliere tutti! Arrivano nel nostro Paese delinquenti, ladri ecc…
Questo è vero ma perché la comunità mondiale non inizia a prendere provvedimenti al fine di creare nei paesi del terzo mondo e dell’est europeo condizioni vivibili? Allora vedremmo che nessuno lascerebbe la propria casa per andare altrove.
Inoltre le missioni non dovrebbero compiere salti mortali, per far in modo che le persone possano sopravvivere!!
Infine ci sono persone che si scagliano contro la chiesa cattolica perché offre cibo, vestito e alloggio agli immigrati. Vorrei ricordare che se la chiesa cattolica chiudesse tutte le sue fonti, sarebbe un disastro, perché questa copre le inadempienze dello Stato, il quale non è capace di arginare il fenomeno e poi protesta contro la chiesa.
Io mi chiedo: chi guadagna sulla pelle dei poveri? Senz’altro non i poveri. Non coloro che nelle mense, nei guardaroba, nei centri d’ascolto della chiesa cattolica, offrono tempo, denaro, amore per alleviare le sofferenze di coloro che non hanno voce. E allora chi lucra sul sangue dei poveri?
Proviamo a dare una risposta. Se non ci fosse un guadagno, state tranquilli che, anche in una penisola come la nostra, non entrerebbe nessuno!!
Manifestiamo l’amore di Dio, specialmente nei confronti di coloro che non hanno voce.
Buona festa.
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