XXI Domenica del Tempo Ordinario C
Di p. Giorgio Bontempi c.m.
Isaia 66,18b – 21
Salmo 116
Ebrei 12,5 – 7.11 – 13
Luca13,22 – 30
Lectio
Il brano proposto in questa domenica come prima lettura è tratto dalla terza parte del libro del profeta Isaia (=Trito Isaia). Questa narra del “sogno” del profeta: vedere tutti i popoli che giungono a Gerusalemme e riconoscono il Messia d’Israele come loro sovrano e il Dio del popolo eletto come loro Dio. Tutto questo però è compiuto dal Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. (1 lettura)
Questo sogno si attua nella Chiesa, costituita da tutti i popoli della terra e fondata sul Cristo risorto. La porta stretta è la logica del vangelo, quella larga è la logica degli scribi dei farisei e dei dottori della Legge. (Vangelo)
Anche nella sofferenza della persecuzione, a cui era sottoposta la comunità cristiana di Gerusalemme, da parte dei capi del popolo ebraico, la Chiesa deve essere fiduciosa, perché Dio sa trarre il bene anche dalle situazioni difficili, perché ci ama paternamente. (2 lettura)
Meditatio
La porta stretta, secondo una pia tradizione, è stata interpretata come la vita piena di mortificazioni, rinunce,quella che porta il cristiano ad essere triste, ad essere distaccato dal mondo, dimenticando che il mondo è stato creato con amore da Dio!!
Questa interpretazione della porta stretta ha creato persone schizzofreniche, divise in sé stesse: donne che non devono essere tali e uomini che non devono essere tali, in modo da essere tutti/e di Dio: quale mostruosità!
La porta stretta, se leggiamo attentamente il brano del vangelo, consiste nell’attuare la logica del vangelo: amare Dio come Padre, curare il prossimo in difficoltà, perché in lui vive il Risorto, evangelizzare con l’esempio, la dolcezza, la gioia….essere cristiani felici!!
Il suo contrario è quello di coloro che pensano che, attraverso le loro preghiere, le loro opere buone, i loro pellegrinaggi (con annessi e connessi…) si guadagneranno il paradiso.
È anche la logica di coloro che pensano di essere i soli cristiani veri. Perché ritengono che il loro cammino o il loro gruppo si l’unico che professa la vera fede e, quelli che non ne fanno parte, restino esclusi dal Regno, perchécristiani all’acqua di rose, cattocomunisti ecc…
Questa era anche la logica degli scribi, dei farisei e dei dottori della Legge al tempo di Gesù. Sappiamo come l’hanno accolto e quale fine gli hanno fatto fare……!!
Buona domenica.
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