Ventisettesima domenica del Tempo Ordinario A di p. Giorgio Bontempi C.m.

da | Ott 2, 2014 | La Parola per la Chiesa | 0 commenti

Isaia 5,1-7;
Salmo79;
Filippesi 4,6-9;
Matteo 21,33-43

NOTA
Troverete di seguito, ogni domenica, i testi delle letture, perchè me ne è stata fatta richiesta esplicita.

Lectio

Il brano del vangelo, che è proposto alla nostra meditazione in questa domenica, richiama il tema della prima lettura: come il popolo d’Israele è stato infedele a Dio al tempo dei profeti, così lo è stato con Gesù di Nazareth.
Però, più che il popolo ebraico, che nel vangelo è simboleggiato dalla vigna, Matteo denuncia i suoi capi: scribi, farisei, dottori della legge, anziani e sacerdoti del tempio di Gerusalemme. Infatti sono loro che hanno ucciso gli antichi profeti e anche Gesù di Nazareth.
Ora, noi sappiamo che la redazione del vangelo di Matteo (75-85) è molto posteriore alle lettere di san Paolo. Questo significa che al tempo del vangelo di Matteo, Paolo era in paradiso da almeno una ventina d’anni e che ormai le comunità cristiane erano composte a maggioranza di cristiani provenienti dal famiglie convertite da paganesimo.

Si spiega come il brano di vangelo affermi che Israele non sia più il popolo santo di Dio (la vigna e affidata ad altri), ma sia stato sostituito dalla comunità cristiana.

Meditatio

Perchè i capi del popolo d’Israele si sono opposti violentemente sia ai profeti che a Gesù? Sembra una cosa assurda: coloro che dovrebbero essere stati i più preparati ad accogliere prima la predicazione dei profeti e poi quella di Cristo hanno opposto un rifiuto netto!

Non bisogna scandalizzarci di questo comportamento: è una cosa che ci sarà sempre all’interno anche della chiesa. terminerà alla fine dei tempi quando l’umanità tutta sarà in paradiso.

Il comportamento dei capi del popolo ebraico, dell’integralismo cattolico, di coloro che vivono nella chiesa in cerca di fama, di arrivismo e di potere è dato dall’aver confuso la comunità cristiana con una società con fini di lucro.

Di questo il cristiano non deve scandalizzarsi: fino alla fine dei tempi dovremo far conto con queste persone, che non hanno incontrato il Risorto, anche se, come i farisei avevano sempre in bocca la legge di Mosè, questi hanno sempre in bocca il nome di Cristo.
Che cosa dobbiamo fare? aiutare costoro con la nostra preghiera affinché ascoltino la voce dello Spirito e si convertano.
È importante, siccome si tratta di persone che ambiscono ad occupare posti di prestigio, se in caso sfoggiando falsi comportamenti di umiltà per confondere gli sprovveduti, è importante sottolineavo, essere attenti a non dar loro posti di responsabilità, altrimenti pongono in atto delle metastasi che, in particolare l’ambiente clericale restio ad ammettere i propri errori, si cerca fino a che si può di finta che non esistano. Poi ci si accorge che il tumore ha raggiunto un punto senza ritorno fino e non c’è più nulla da fare: hanno rovinato, parrocchie, congregazioni religiose, gruppi parrocchiali ecc….

Auguriamoci di farci condurre quotidianamente dallo Spirito, per essere curatori attenti e disinteressati della vigna (= la chiesa).

Buona domenica

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