La tregua in Libano apre uno spiraglio per il Medio Oriente, ma le ferite della guerra non si rimarginano facilmente e rischiano di alimentare nuove tensioni in una zona ripetutamente martoriata da conflitti e violenze.
Per questo la Società di San Vincenzo De Paoli ha deciso di aiutare un progetto che a Beirut favorisce l’istruzione e la socializzazione, dove le Suore della Carità gestiscono cinque scuole e ogni giorno cercano di dare risposte concrete alle nuove generazioni provate dal clima di guerra.
“Crediamo fortemente – spiega la presidente della Federazione nazionale italiana Società di San Vincenzo De Paoli Odv, Paola Da Ros – nell’importanza dell’istruzione per offrire ai giovani l’opportunità di migliorare il proprio futuro. Ogni studente che completa il proprio percorso rappresenta una garanzia in più per sè, per la sua famiglia e per l’intero Paese”.
“Per questo – aggiunge Giancarlo Salamone, responsabile del Settore Solidarietà e Gemellaggi della Società di San Vincenzo De Paoli – abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi per aiutare le suore di Santa Giovanna Antida Thouret. I ragazzi, alcuni dei quali hanno perso genitori e parenti, vengono aiutati anche dal punto di vista psicologico e seguiti da professionisti che si prendono cura degli aspetti emotivi. Ma oggi le suore si fanno carico anche delle necessità più impellenti, come fornire viveri e generi di prima sussistenza agli studenti ed alle loro famiglie.
“Stiamo assistendo a un’altra emergenza, quella delle famiglie disastrate. Hanno bisogno di ogni tipo di supporto: cibo, medicine, latte per i bambini, acqua potabile, coperte, materiale di primo soccorso, kit per l’igiene personale, vestiti”, dichiara suor M. Luisa Caruso, a nome della Fondazione Thouret, che da mesi sta sostenendo le scuole in Libano. “I giovani hanno bisogno di essere supportati, aiutati e di avere un posto sicuro dove potersi formare e studiare. Hanno bisogno di sperare che un futuro è possibile anche per loro. Il territorio vive una drammatica situazione che minaccia il futuro del Paese e della sua popolazione”.
Fonte: https://www.suoredellacarita.org/
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