Il 7 ottobre si celebra la festa del Beato Giuseppe Toniolo, della Società di San Vincenzo de’ Paoli

da | Ott 6, 2024 | Formazione vincenziana, Uncategorized | 0 commenti

Giuseppe Toniolo (1845-1918) è stato un economista, sociologo e fervente cattolico che ha svolto un ruolo cruciale nell’elaborazione della Dottrina sociale della Chiesa, lasciando un segno profondo nei movimenti sociali cattolici in Italia e in Europa nella seconda metà del XIX e all’inizio del XX secolo. La sua vita e la sua opera si svolsero in un contesto socio-politico segnato dall’unità d’Italia, dalle tensioni sociali derivanti dall’industrializzazione e dalla lotta tra idee socialiste e capitaliste.

Giuseppe Toniolo nacque a Treviso nel 1845. Conseguì il dottorato in giurisprudenza e divenne professore di economia politica. Per tutta la vita, Toniolo coniugò la carriera accademica con l’impegno sociale e religioso, essendo un sostenitore del pensiero cristiano in economia. Sposò Maria Schiratti, dalla quale ebbe sette figli. Morì nel 1918, lasciando un’eredità intellettuale che rimane influente nella Dottrina sociale della Chiesa. È stato beatificato nel 2012.

Contesto socio-politico

L’Italia stava subendo profondi cambiamenti in seguito all’unificazione nazionale (completata nel 1870), che alterava il rapporto tra Chiesa e Stato. Inoltre, l’Europa stava affrontando la rivoluzione industriale, che aveva generato grandi disuguaglianze sociali e favorito l’ascesa di ideologie contrarie alla visione cristiana, come il socialismo e il liberalismo economico. La Chiesa, con figure chiave come Toniolo, rispose con proposte teologiche e sociali.

Contributi alla sociologia economica

Toniolo fu il pioniere di un approccio economico basato sull’etica cristiana, opponendosi sia al socialismo che al capitalismo liberale. Rifiutava la lotta di classe come motore del cambiamento sociale, proponendo invece la cooperazione tra le diverse classi, secondo i principi di giustizia, carità e fraternità. Sosteneva che l’economia dovesse essere al servizio del bene comune, centrata sulla dignità dei lavoratori e basata su tre pilastri: la centralità della persona, il principio di solidarietà e il primato dell’etica.

Principi fondamentali del pensiero di Toniolo

  • Centralità della persona umana: Toniolo vede l’economia come un sistema che deve essere al servizio dell’uomo. Critica il riduzionismo dell’individualismo e l’utilitarismo economico del liberalismo, proponendo invece una visione che pone al centro la persona umana, non come individuo isolato, ma come essere sociale in relazioni interpersonali di responsabilità e libertà.
  • Solidarietà e bene comune: uno dei concetti chiave del pensiero di Toniolo è la solidarietà, intesa come principio che deve regolare le relazioni economiche e sociali. Questo principio si esprimeva attraverso la “correlazione solidale”, cioè l’interdipendenza tra i membri della società, dove le responsabilità sociali verso i più deboli erano ineludibili. Toniolo riteneva che lo sviluppo economico dovesse sempre tenere conto del bene comune, inteso come miglioramento delle condizioni materiali e morali di tutti i membri della società.
  • Economia e morale: Toniolo rifiuta la separazione tra economia ed etica. L’azione economica dovrebbe essere orientata non solo al profitto personale, ma anche a ciò che è “buono”, cioè a ciò che è moralmente giusto. Ciò si manifesta, ad esempio, nella difesa della funzione sociale della proprietà privata e nella promozione della giustizia sociale attraverso politiche di miglioramento delle condizioni dei lavoratori.

Toniolo e l’azione sociale

L’impegno di Giuseppe Toniolo si concretizzò nella promozione di istituzioni sociali che incarnassero i suoi principi. Nel 1888 fondò a Bologna l’Unione Cattolica per gli Studi Sociali, con l’obiettivo di unire il pensiero scientifico alla promozione sociale, dimostrando la funzione sociale del cristianesimo e sostenendo la responsabilità delle classi superiori cattoliche. Questa istituzione costituì uno spazio di riflessione su temi quali l’organizzazione del lavoro, la cooperazione e la giustizia sociale.

L’influenza di Toniolo sul movimento cattolico si manifestò anche nelle sue riflessioni sulla cooperazione e sul ruolo della persona all’interno del sistema economico. Era un fervente sostenitore dell’impresa cooperativa, una forma di organizzazione economica in cui il capitale non era il fattore primario, ma la persona, intesa in senso relazionale.

Toniolo e il pensiero aziendale

Un altro aspetto rilevante del pensiero sociale di Toniolo è il corporativismo. Egli propose la creazione di sindacati professionali che favorissero la solidarietà tra le classi, superando l’individualismo liberale. Questi sindacati non avevano solo uno scopo economico, ma cercavano anche la coesione sociale e il miglioramento delle condizioni lavorative e morali delle classi lavoratrici.

Contributi alla dottrina sociale della Chiesa

Toniolo fu uno dei principali collaboratori dell’enciclica Rerum Novarum (1891) di Papa Leone XIII, un documento chiave della Dottrina sociale della Chiesa. L’enciclica affronta i temi del lavoro, della proprietà privata e della giustizia sociale. Toniolo sostenne un sistema economico che rispettasse la dignità umana e promuovesse il bene comune attraverso la solidarietà e la sussidiarietà. Ha contribuito alla creazione di una visione cristiana della democrazia sociale, opponendosi sia al liberalismo che al socialismo.

Partecipazione al Movimento di Azione Cattolica e alla Società di San Vincenzo de’ Paoli.

Toniolo è stato una figura di spicco del movimento dell’Azione Cattolica, che promuoveva la partecipazione attiva dei laici alla vita sociale e politica da una prospettiva cristiana. Credeva fermamente che i cattolici dovessero essere coinvolti nella politica per garantire che i valori cristiani guidassero la società. Fu anche legato alla Società di San Vincenzo de’ Paoli, contribuendo al suo lavoro caritatevole a favore dei più bisognosi, un’attività che rifletteva il suo impegno per la giustizia sociale.

Pensiero aggiornato

Il pensiero di Toniolo rimane attuale, soprattutto nel contesto della crisi economica e sociale globale. La sua enfasi sull’economia morale e il suo rifiuto dell’individualismo liberale e del collettivismo socialista offrono una terza via incentrata sullo sviluppo umano integrale e sulla solidarietà. La sua eredità risuona nei documenti della Chiesa contemporanea, come l’enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI, che riprende molte delle idee di Toniolo sull’economia al servizio del bene comune.

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