La Federazione Nazionale italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV ricorda nella preghiera il Papa emerito Benedetto XVI. Insigne teologo, con i suoi modi gentili dedicò l’intera sua vita al Vangelo, da “Semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”, come egli stesso si definì all’atto della sua elezione.
Autore delle encicliche “Deus Caritas Est” sull’amore cristiano e “Spe Salvi” sulla speranza cristiana, con i suoi scritti ha alimentato la determinazione di tanti volontari “che contribuiscono, con regolarità e generosità, alla missione caritativa della Chiesa nel mondo”[1] . “L’impegno di tanti volontari – scrisse Benedetto XVI – è motivo di fiducia perché mostra che la bontà esiste e che sta crescendo in mezzo a noi. La fede di tutti i cattolici viene di certo rafforzata dal vedere il bene che viene fatto in nome di Cristo”[2]. Perché “vivere l’amore in questo modo è far entrare la luce di Dio nel mondo”[3].
Vorrei concludere questo breve ricordo del Papa emerito affidando a consorelle, confratelli, volontarie e volontari della Società di San Vincenzo De Paoli queste parole di Benedetto XVI sulla speranza: “Da cristiani non dovremmo mai domandarci solamente: come posso salvare me stesso? Dovremmo domandarci anche: che cosa posso fare perché altri vengano salvati e sorga anche per altri la stella della speranza? Allora avrò fatto il massimo anche per la mia salvezza personale”[4].
La Presidente Nazionale
(Paola Da Ros)
Fonte: https://www.sanvincenzoitalia.it/
[1] Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Consiglio Cor Unum, 11 novembre 2011
[2] Ibidem
[3] Lettera enciclica “Deus Caritas Est”, n. 39.
[4] Lettera enciclica “Spe salvi”, n. 48.
Fotografia Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) di Jeffrey Bruno – Flickr
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