Intervista a Suor Rosaleen Cunniffe, superiora generale delle Suore della Santa Fede

da | Ott 25, 2020 | Notizie sulla Famiglia Vincenziana | 0 commenti

Suor Rosaleen, qual è la missione a cui sono chiamate, come Congregazione, le Suore della Santa Fede?

“Fedeli all’ispirazione fondamentale della nostra fondatrice, ci sforziamo di proclamare con la parola e con l’azione l’amore e la verità di Gesù agli uomini di oggi”, Costituzione 2 (Missione)

Negli ultimi anni ci siamo concentrati su tre aree prioritarie per la nostra missione:

  • Diffusione della fede nel mondo
  • Aiuto alle persone con problemi
  • Cura del pianeta

Torniamo alle origini: qual è il legame tra la fondatrice della sua Congregazione e San Vincenzo de’ Paoli?

La nostra fondatrice, una donna irlandese, era un membro delle Dame della Carità di San Vincenzo de’ Paoli a Dublino, che lavorava nel centro della città con persone che vivevano in povertà dopo la carestia irlandese del 1845-1847.

Con l’aiuto di un membro della Congregazione della Missione, P. John Gowan CM, è stata pioniera di un sistema di “allevamento familiare” per la cura dei bambini indigenti, noto come “Orfanotrofio di Santa Brigida”. Ha fondato scuole per bambini che vivono in povertà nel centro della città. Con il tempo, quest’opera si è trasformata nella Congregazione delle Suore della Santa Fede.

Lo scorso gennaio ha partecipato all’incontro della Famiglia Vincenziana tenutosi a Roma: dopo quasi un anno, cosa pensa di quell’incontro? Quali sono le sfide della carità?

L’incontro a Roma è stata la mia prima esperienza di lavoro in un ambiente totalmente vincenziano e mi ha colpito soprattutto l’efficienza, la cordialità, l’accettazione di tutti i partecipanti come pari, l’energia, l’entusiasmo e il senso di urgenza. Ho imparato che la carità deve evolvere costantemente nella sua risposta ai bisogni del momento. Ho sperimentato la preoccupazione di San Vincenzo che la carità debba essere affettiva ed efficace. È stata un’esperienza meravigliosa.

La carità ai nostri giorni è stata modificata dall’arrivo di COVID-19: come ha reagito la sua congregazione alla pandemia?

Poiché le nostre sorelle sono per lo più anziane, cerchiamo di essere il più obbedienti possibile alle procedure locali. Abbiamo un Centro di spiritualità sul terreno della nostra casa madre qui a Glasnevin. Il Direttore ha tenuto la maggior parte dei corsi disponibili attraverso la piattaforma Zoom e ci siamo adattati rapidamente, vedendo il potenziale della tecnologia, per raggiungere ancora più persone di quante potessimo attraverso il normale funzionamento del Centro. Questa è stata una rivelazione per noi. Le suore negli USA, a Trinidad e in Australia/Nuova Zelanda hanno adattato i loro ministeri e le loro situazioni di vita alle necessità locali.

Potrebbe lasciarci una frase che racchiuda il significato del suo ministero come Congregazione?

Nelle parole della nostra fondatrice Margaret Aylward all’arcivescovo di Dublino nel 1866, “la nostra principale preoccupazione sono i poveri, e il nostro principale obiettivo, la difesa della Fede”.

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