Il 28 giugno 2017 si è svolto uno degli eventi più importanti degli ultimi anni nella storia della Famiglia Vincenziana. Su invito del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, l’Ufficio internazionale della Famiglia Vincenziana ha presentato il carisma vincenziano e la sua missione nel mondo che si esprime nel condividere la vita con i poveri per servirli. E’ stata l’occasione per il lancio ufficiale del progetto “Alleanza della Famiglia Vincenziana con le persone senza dimora”.
Numerosa la partecipazione dei rappresentanti dei vari rami della Famiglia Vincenziana. L’incontro è stato coordinato da P. Joe Agostino, CM, che è stato anche il maestro delle cerimonie presso la sala Yehudi Menuhin. L’accoglienza iniziale è stata data da Alojz Peterle, parlamentare e Padre Tomaž Mavrič, CM, Superiore Generale. Gradita la mostra fotografica che ha illustrato il lavoro che la Famiglia Vincenziana svolge in tutto il mondo, arricchita dai preziosi oggetti esposti.
La condivisione delle testimonianze e dei messaggi è stata espressione del Vangelo di Gesù incarnato nelle periferie esistenziali: il soccorso, la tossicodipendenza in Italia, Perù, Colombia e Ucraina, i programmi sanitari per i poveri negli Stati Uniti, le storie di speranzaper i poveri Akamasoa in Madagascar e progetti da attuare in favore dei più poveri in cerca di rifugio.
Così, nello spazio in cui vengono prese le decisioni e dove si generano molte politiche pubbliche
dei 28 paesi che compongono l’Unione europea, il carisma vincenziano si è presentato vivo attraverso più di 225 rami che fanno del servizio ai poveri una vera e propria scelta di vita. Così sono state rappresentate le istanze delle persone in diverse situazioni di povertà, profughi, gente di strada, persone con HIV, ragazze madri, che chiedono a gran voce solidarietà, opportunità e giustizia.
Padre Tomaž, durante il suo discorso ha detto che “continuiamo a vivere il carisma di San Vincenzo de’ Paoli, nell’incontro con i più poveri tra i poveri in ogni angolo del mondo, ovunque ci sia un fratello o una sorella nel bisogno fisico, materiale, spirituale o altro. ” A proposito della chiamata a lottare contro la piaga delle diverse povertà esistenti, per contribuire a rendere questo mondo, secondo i piani di Dio, un posto migliore, egli ha detto che “molti di questi valori sono anche chiari obiettivi e priorità dell’Europa”.
Da parte sua l’On. Antonio Tajani, ha proposto “di lavorare insieme per recuperare i valori che così coraggiosamente San Vincenzo ha promosso nel suo tempo” e ha sottolineato che “è molto importante che i vincenziani ci aiutino a trovare il modo per essere vicini alla gente e di accogliere le richieste che ci rivolgono i poveri. La mancanza di amore è più grande della mancanza di denaro. Noi abbiamo i soldi, ma forse ci manca l’amore, che è necessario per soddisfare le esigenze dei poveri. ”
Nel frattempo, padre Pedro Opeka, CM, missionario in Madagascar e candidato al Premio Nobel per la Pace, ha detto che “la Famiglia Vincenziana deve unirsi per sradicare tali situazioni di miseria che sono uno scandalo per i paesi con grandi ricchezze e possibilità …”. Inoltre, dalla sua esperienza ha testimoniato: “i poveri mi hanno trasformato, mi hanno convertito … da malato, mi hanno sollevato”. Questo è un esempio di una vita segnata dalla sua missione “il bene è fatto in due modi: si fa e si riceve”.
Matteo Tagliaferri, CM., Direttore della “Comunità In Dialogo”, ha parlato della necessità di aiutare i tossicodipendenti a reintegrarsi come famiglia umana, “non solo recuperare alcuni, ma abbiamo ancora un compito molto più grande di svolgere con umiltà “. Egli ha osservato, infatti, che “il vero problema non è la sostanza, ma le ferite procurate nelle relazioni umane che sono una causa delle dipendenze; occorre evitare che i giovani a rischio non siano capiti, o accompagnati …”
L’intervento di Suor Carol Keenhan, Figlia della Carità, Presidente e CEO della Catholic Health Association degli Stati Uniti, ci ha ricordato che “l’esperienza con i poveri ha cambiato il cuore di San Vincenzo, perché la povertà, trasforma e favorisce il contrasto alle diverse forme di povertà “.
Mark McGreevy, Presidente della DePaul Internazionale Association, ha detto che “la commemorazione del 400 ° anniversario serve non solo per ricordare, ma è un invito a riflettere sul futuro e su come essere strumenti di Dio nel nostro tempo, come è stato San Vincenzo nel suo tempo”.
Sicuramente ci saranno molte attività ed eventi durante la celebrazione di questo 400* anniversario del carisma della Famiglia Vincenziana, ma questo di cui ho raccontato si ricorderà per molto tempo. Molti possono rivedere su Facebook lo Streaming in diretta dalla Pagina del Superiore Generale.
Jorge Luis Rodríguez B. CM
Oficina de Comunicación
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